Final Fantasy VII Rebirth: la recensione che ti farà rinascere nell’universo epico del gioco

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Final Fantasy VII Rebirth è una vera sorpresa, soprattutto se confrontato con il primo Remake. È un atto d’amore inaspettato verso il mondo e i personaggi dell’originale. Sono pochi i giochi che riescono a integrare in modo così efficace le lezioni apprese dai loro predecessori, e Final Fantasy VII Rebirth è sicuramente uno di essi.

Un aspetto che colpisce sin da subito di questo nuovo capitolo è la sua natura open world, che lo avvicina allo stile delle esclusive PlayStation come God of War Ragnarok. Questo approccio offre una sequenza più lineare per sviluppare la storia, alternata a una parte più aperta che consente al giocatore di esplorare il mondo. Il gioco riesce a trascinare il giocatore in inaspettate deviazioni che lo conducono in luoghi e situazioni inaspettate.

Una delle novità più significative è l’introduzione di una dimensione verticale nel gioco, che offre una nuova profondità e un senso di avventura. Questa verticalità contribuisce a liberare il gioco da alcune delle rigidità tipiche dei JRPG, permettendo al giocatore di arrampicarsi praticamente ovunque.

Anche il sistema di combattimento è stato notevolmente ampliato, con ciascun membro del party che gioca un ruolo più marcato nei combattimenti. Questo porta a una maggiore varietà nelle strategie di gioco e costringe il giocatore a sfruttare appieno le peculiarità di ciascun personaggio.

La cura e l’attenzione ai dettagli di Square Enix sono evidenti in ogni aspetto di Final Fantasy VII Rebirth. Dalla gestione dei punti magia alle sottigliezze delle interazioni tra i personaggi, il gioco offre una profondità e una ricchezza di dettagli che lo rendono un’esperienza coinvolgente e appagante per i giocatori.

L’espansione del mondo di gioco offre l’opportunità di esplorare nuove aree e scoprire nuovi momenti della storia di Final Fantasy VII, offrendo un’esperienza ancora più coinvolgente per i fan della serie.

Infine, l’introduzione di nuove dinamiche nel rapporto tra i personaggi, in particolare nei confronti di Aerith, contribuisce a arricchire ulteriormente il mondo e la trama del gioco. La scrittura sfumata e le interazioni più profonde tra i personaggi aggiungono una nuova dimensione emotiva al gioco, rendendolo un’esperienza coinvolgente e avvincente per i giocatori.

Final Fantasy VII Rebirth, la recensione: e io rinascerò…

Final Fantasy VII Rebirth è un’evoluzione sorprendente rispetto al primo Remake, dimostrando un amore inaspettato per il mondo e i personaggi originali. Il gioco si impegna a correggere le critiche ricevute dal suo predecessore, offrendo un open world più dinamico e coinvolgente. Nonostante alcune imperfezioni, l’espansione del mondo di gioco e il ruolo attivo dei personaggi non protagonisti nelle battaglie danno una dimensione in più al gioco. L’attenzione ai dettagli e la cura nella corrispondenza tra narrativa e giocato rendono evidente l’impegno di Square Enix nel migliorare l’esperienza di gioco.