L’apertura di una partita IVA – sequenza di 11 cifre attribuita al contribuente sottoposto al pagamento dell’Imposta sul Valore Aggiunto – è il primo passo per avviare un’attività professionale. Presupposto necessario è la compilazione del modello di inizio attivitàdisponibile presso l’Agenzia delle Entrate per le società, imprese individuali e lavoratori autonomi.
Il modello differisce in base alla categoria di appartenenza del richiedente. Il modello AA9/11 si riferisce alla persona fisica, il modello AA7/10 ai soggetti diversi dalle persone fisiche, ovvero attività con costituzione societaria non riconducibile a singola persona.
L’apertura della partita IVA deve avvenire entro trenta giorni dalla data di inizio attività o costituzione della società e si può effettuare in tre diverse modalità:
– recarsi in una filiale dell’Agenzia delle Entrate con duplice copia del modulo compilato;
– inviare un’unica copia del modulo tramite raccomandata a una filiale dell’Agenzia delle Entrate, allegando copia di un documento di identificazione del richiedente;
– invio telematico del modulo, effettuato dal contribuente o da un intermediario abilitato mediante un software scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate.
Coloro che necessitano di iscriversi alla Camera di Commercio, e quindi di ottenere un numero REA, sono tenuti ad aprire partita IVA per via telematica presso una filiale locale, seguendo la procedura Comunica.
Avvenuta la presentazione della dichiarazione di inizio attività, viene assegnato il numero di partita IVA, valido fino alla cessazione dell’attività e che dovrà essere indicato in sede di emissione di documenti fiscali.