Seagate ha compiuto un significativo passo in avanti verso la produzione su larga scala e la disponibilità al consumatore della tecnologia di archiviazione HAMR (Heat-Assisted Magnetic Recording), iniziando la spedizione dei suoi primi dischi rigidi HAMR progettati per i data center. Durante l’ultimo rapporto trimestrale, infatti, Seagate ha annunciato questa importante novità, confermando che i primi dischi rigidi HAMR commerciali sono stati finalmente spediti. Queste unità HDD sono state integrate nelle unità di archiviazione Exos Corvault, offrendo capacità “ad alte prestazioni e auto-riparanti” di multi-petabyte, oltre a un’elevata efficienza per data center e gestione di servizi cloud.
La realizzazione di questa innovativa tecnologia è stata possibile grazie agli sforzi, e al costante investimento, di Seagate, la quale ha lavorato instancabilmente per portare sul mercato la tecnologia HAMR, definendo una vera e propria rinascita nel settore dei supporti di memoria magnetica, con capacità mai viste prima.
L’Heat-Assisted Magnetic Recording (HAMR) sfrutta un diodo laser collegato a ciascuna testina di registrazione per riscaldare temporaneamente un piccolo punto sul disco. Questo processo consente ai bit digitali, scritti su di un piatto magnetico, di essere più piccoli e densamente distribuiti, preservando al contempo le stabilità magnetiche e termiche.
Le unità HAMR erano state inizialmente spedite, in quantità limitate e a clienti selezionati, per effettuare dei test “sul campo”. Con l’introduzione delle unità Exos Corvault, Seagate finalmente mette in commercio il primo prodotto data center che utilizza questi dischi rigidi a tecnologia laser, assicurando che tali sistemi saranno disponibili, in quantità maggiori, entro la fine dell’anno, aprendo così nuove opportunità per l’industria dell’archiviazione dati.
Parallelamente al lancio delle unità Exos Corvault, Seagate ha avviato la spedizione di dischi rigidi HAMR con capacità di “oltre” 30TB ad alcuni clienti selezionati, per iniziare una fase di qualificazione in ambienti iperscalabili. È importante notare, infatti, che gli HDD con tecnologia laser consumano leggermente più energia rispetto ai dischi basati su PMR e SMR, e ciò ha reso necessario testare l’affidabilità e l’efficienza di queste nuove unità nei tradizionali rack dei server.
Nel frattempo, i lavori sulla seconda generazione di dischi rigidi HAMR sono già in corso, dimostrando come Seagate sia impegnata a migliorare e sviluppare continuamente questa rivoluzionaria tecnologia di archiviazione.
Dave Mosley, Chief Executive di Seagate, ha dichiarato che la produzione dei dischi rigidi HAMR da 30TB è programmata per iniziare all’inizio del 2024. Allo stesso tempo, sono previsti test per dischi a capacità inferiore, destinati a “carichi di lavoro VIA e OEM enterprise”. Seagate ha confermato, inoltre, che nel prossimo futuro la tecnologia HAMR sarà impiegata esclusivamente per dischi rigidi ad alta capacità.
Seagate ha, infine, rassicurato gli utenti che le soluzioni di registrazione tradizionali, come PMR e SMR, continueranno a esistere e a fornire capacità di 20TB. I piani futuri dell’azienda includono anche la spedizione di dischi da 24TB, e oltre, con configurazioni PMR+TDMR e SMR+TDMR (dove TDMR sta per two-dimensional magnetic recording).
In conclusione, la tecnologia HAMR di Seagate rappresenta un importante passo avanti nell’ambito dell’archiviazione dati, aprendo nuove prospettive per l’industria e promettendo capacità di memorizzazione senza precedenti per il futuro. La produzione su larga scala di questi dischi rigidi rivoluzionari segnerà un importante traguardo nella storia dell’archiviazione dati e influenzerà il panorama tecnologico dei data center nel prossimo futuro.
Seagate, in arrivo i dischi HAMR da 30 TB
Seagate ha iniziato a spedire i suoi primi dischi rigidi HAMR progettati per i data center, rappresentando un significativo progresso verso la produzione su larga scala di questa tecnologia di archiviazione. Gli HDD HAMR sono stati integrati nelle unità di archiviazione Exos Corvault, offrendo capacità ad alte prestazioni e auto-riparanti di multi-petabyte per i data center e la gestione dei servizi cloud. Seagate ha investito molto per realizzare questa innovativa tecnologia, che consente di scrivere bit digitali più piccoli e densi su piatti magnetici grazie all’uso di un diodo laser. Le prime unità HAMR sono state spedite per test sul campo, ma con l’introduzione delle unità Exos Corvault, Seagate mette sul mercato il suo primo prodotto per data center che utilizza questa tecnologia laser. Parallelamente, Seagate ha avviato la spedizione di dischi rigidi HAMR con capacità oltre i 30TB per test di qualificazione in ambienti iperscalabili. Seagate sta già lavorando sulla seconda generazione di dischi rigidi HAMR, programmata per essere prodotta all’inizio del 2024. Nel frattempo, continueranno ad esistere soluzioni di registrazione tradizionali come PMR e SMR, ma la tecnologia HAMR sarà impiegata solo per dischi rigidi ad alta capacità. In conclusione, la tecnologia HAMR di Seagate rappresenta un importante passo avanti nell’archiviazione dati, con capacità di memorizzazione senza precedenti e influenzerà il panorama tecnologico dei data center nel prossimo futuro.