La Cina messa a nudo: come spiare tutto e tutti in modo sorprendente

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Un’azienda di sicurezza privata cinese legata all’agenzia di polizia di massimo livello del paese e ad altre istituzioni governative è attualmente al centro di un’indagine condotta dalla polizia cinese dopo la fuga online di una serie di documenti. La società coinvolta, conosciuta come I-Soon (o Anxun in mandarino), ha stretti legami con il potente Ministero della Pubblica Sicurezza cinese. La fuga di informazioni comprende una vasta gamma di documenti, tra cui contratti, presentazioni di marketing, manuali di prodotto e liste di clienti e dipendenti, che offrono un dettagliato sguardo alle attività di hacking e agli strumenti utilizzati per spiare sia i cittadini cinesi che gli stranieri.

La fuga include informazioni sulla presunta spia degli strumenti di I-Soon su etnie e dissidenti, con particolare attenzione alle regioni cinesi che hanno visto proteste anti-governative significative, come Hong Kong e la regione dello Xinjiang a maggioranza musulmana. Inoltre, è emersa anche documentazione sulle modalità utilizzate dalle autorità cinesi per sorvegliare dissidenti all’estero, hackerare altre nazioni e promuovere narrazioni filo-Pechinesi sui social media.

Attualmente, I-Soon è in collaborazione con le autorità cinesi per indagare su come i documenti siano stati divulgati. Nonostante la fuga non riveli strumenti particolarmente innovativi, è stata considerata significativa dagli analisti. Jon Condra, un analista di Recorded Future, ha dichiarato che questa è la fuga più significativa mai collegata a un’azienda sospettata di fornire servizi di spionaggio cibernetico per i servizi di sicurezza cinesi.

La società è stata fondata nel 2010 a Shanghai ed è collegata al Ministero della Pubblica Sicurezza, offrendo servizi di hacking e sviluppo di software. La fuga ha rivelato dettagli sulle operazioni di hacking di I-Soon, inclusi attacchi in diverse regioni dell’Asia e il monitoraggio di piattaforme di social media al di fuori della Cina. Gli analisti ritengono che i documenti siano autentici e che la fuga potrebbe essere stata causata da un servizio di intelligence rivale, un insider insoddisfatto o addirittura un concorrente.

Questa situazione solleva preoccupazioni sulla sicurezza informatica e sulle operazioni di hacking sponsorizzate dallo Stato cinese, con il potenziale coinvolgimento del Ministero della Sicurezza di Stato e dell’Esercito della Liberazione del Popolo. L’associazione di I-Soon a tali attività, insieme alle informazioni rivelate nella fuga, mette in luce la complessità e l’entità delle operazioni di hacking statali cinesi a livello globale.

La Cina messa a nudo, ecco come fanno a spiare tutto e tutti

La polizia cinese sta investigando una fuga di documenti online provenienti da un’appaltatrice della sicurezza privata collegata all’agenzia di polizia di massimo livello del paese e ad altre istituzioni governative. La società coinvolta, I-Soon (o Anxun in mandarino), ha legami con il Ministero della Pubblica Sicurezza cinese e la fuga di informazioni offre dettagli sulle attività di hacking e sugli strumenti utilizzati per spiare cittadini cinesi e stranieri. Gli obiettivi presunti degli strumenti di I-Soon includono etnie e dissidenti, specialmente nelle regioni della Cina che hanno visto proteste anti-governative significative. La compagnia sta collaborando con la polizia cinese per indagare sulla fuga. Questa è considerata la fuga più significativa mai collegata a un’azienda sospettata di fornire servizi di spionaggio cibernetico per i servizi di sicurezza cinesi. La fuga ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza informatica e sulle operazioni di hacking sponsorizzate dallo Stato cinese.