Un mistero contorto, un amore selvaggio, una svolta sorprendente: il feed che cambierà tutto

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I videogiochi rappresentano la forma di intrattenimento più grande ed economicamente remunerativa, superando sia l’industria cinematografica che quella musicale in termini di entrate annuali. Giochi di successo come GTA V e Pokémon Go generano miliardi di euro per gli sviluppatori (ma spesso solo per i publisher) ogni anno, e l’intera industria continua a crescere senza segni di rallentamento. Nonostante ciò, il linguaggio usato per parlare dei videogiochi, sia da parte dei media che dal pubblico in generale, rimane approssimativo e spesso confuso.

I generi dei videogiochi sono per lo più descrittivi: i giochi d’azione e avventura si caratterizzano per l’azione e per l’avventura, mentre i giochi di strategia a turni richiedono l’attuazione di strategie compiute a turno. Tuttavia, ci sono tre generi in particolare che hanno nomi un po’ fuorvianti e che richiedono una certa conoscenza preliminare per comprenderne il significato.

Il primo è il “metroidvania”, unione delle parole Metroid e Castlevania, che viene utilizzato per indicare quei giochi che bloccano l’avanzamento in determinate aree finché i giocatori non trovano specifici oggetti o abilità. Questo genere è stato ispirato da due giochi diversi: Super Metroid per SNES e Castlevania: Symphony of the Night per PS1 e Sega Saturn. Super Metroid è stato il primo a dare il via a questo stile di gameplay, richiedendo ai giocatori di ottenere potenziamenti per progredire nel mondo di gioco. Castlevania: Symphony of the Night ha poi ampliato questa formula, introducendo elementi RPG come l’esperienza e i livelli. Dopo la pubblicazione di questi due giochi, molti altri hanno raccolto l’eredità in termini di progressione e gameplay, rendendo il genere una caratteristica principale nel mondo dei videogiochi. Ad esempio, il recente annuncio di Prince of Persia: The Lost Crown alla Summer Game Fest sembra essere un esempio di metroidvania, una svolta totalmente nuova per la storica serie.

Un altro genere con un nome un po’ ambiguo è quello dei “roguelike”, che ha acquisito grande popolarità negli ultimi anni. I roguelike sono giochi in cui il giocatore deve morire molte volte attraversando livelli generati proceduralmente, mantenendo alcuni progressi e/o potenziamenti dopo ogni “game over”. Il nome del genere deriva da un gioco del 1980, Rogue, che presentava una grafica minimalista basata esclusivamente sul testo e una morte permanente molto difficile da evitare. La maggior parte dei roguelike odierni non assomiglia affatto a Rogue, soprattutto perché quest’ultimo non prevedeva il salvataggio di progressi, oggetti o potenziamenti dopo la morte.

Il genere più recente, nato dal successo di un singolo titolo o di una serie, è quello dei “soulslike”, che si ispirano a giochi come Dark Souls, Demon’s Souls ed Elden Ring. Questi giochi presentano combattimenti simili a quelli dei giochi che li hanno ispirati, richiedendo un’approccio ponderato e metodico durante scontri estremamente difficili. La definizione di ciò che rende un gioco un soulslike è piuttosto vaga: per alcuni, la caratteristica principale sono le boss fight quasi impossibili, mentre per altri è la gestione della stamina e delle risorse limitate.

Tutti questi generi hanno in comune il fatto che i loro nomi richiedono una conoscenza preliminare dei giochi da cui prendono il nome per poterli comprendere appieno. Se non si è mai giocato a Metroid o Castlevania, ad esempio, il termine “metroidvania” non significa molto o nulla. Il termine “roguel

tre generi, un unico problema

Il testo affronta il tema dei generi dei videogiochi e di come spesso i loro nomi siano fuorvianti. Vengono menzionati tre generi in particolare: metroidvania, roguelike e soulslike. Il termine “metroidvania” viene spiegato come una combinazione di Metroid e Castlevania e si riferisce a giochi in cui l’accesso a determinate aree è bloccato fino a quando il giocatore non trova particolari oggetti o abilità. Il genere dei roguelike è descritto come giochi in cui il giocatore muore ripetutamente mentre attraversa livelli generati casualmente, mantenendo alcuni progressi ad ogni game over. Il genere dei soulslike prende ispirazione dai giochi come Dark Souls e si caratterizza per combattimenti impegnativi. Tuttavia, secondo l’autore, i nomi di questi generi richiedono una conoscenza preliminare dei giochi da cui prendono il nome per essere compresi appieno. Sottolinea inoltre che ci sono precedenti in cui i nomi dei generi sono stati cambiati nel corso del tempo. Infine, l’autore suggerisce che c’è ancora speranza per trovare nomi più idonei per i soulslike, essendo un genere relativamente giovane.