Un futuro finanziario senza perdite: l’abolizione graduale senza oneri che tutti dovrebbero conoscere!

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Nelle ultime settimane sono stati fatti vari annunci da parte del Governo riguardanti l’eliminazione del Superbollo auto. Ma a che punto siamo adesso? Ieri la Commissione Finanze della Camera ha concluso l’esame della delega di riforma fiscale. In particolare, è stato approvato un emendamento che riguarda esplicitamente il Superbollo.

Tuttavia, l’emendamento non parla di soppressione o abolizione del Superbollo, ma di un “eventuale e progressivo superamento”. Vediamo cosa dice il testo:

“riordinare le tasse automobilistiche, anche nell’ottica della razionalizzazione e semplificazione del prelievo, valutando l’eventuale e progressivo superamento dell’addizionale erariale sulla tassa automobilistica per le autovetture e gli autoveicoli destinati al trasporto promiscuo di persone e cose, aventi potenza superiore a 185 chilowatt, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica a carico del settore delle tasse automobilistiche.”

A questo punto, sembra difficile che l’eliminazione del Superbollo avvenga prima dell’estate, come inizialmente promesso. Il voto per il mandato al relatore, per l’invio del testo all’aula, è previsto per la prossima settimana. Successivamente, spetterà al Governo decidere come procedere, per valutare se abolire effettivamente la tassa o meno.

Considerando che nell’emendamento si parla esplicitamente del superamento della tassa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, si comprende che uno dei problemi da affrontare sarà la copertura finanziaria. Questa tassa rappresenta un introito di circa 100 milioni di euro all’anno per le casse del Governo, una cifra che dovrà comunque essere compensata in qualche modo.

Fonti all’interno della maggioranza, comunque, affermano che l’emendamento approvato nella delega fiscale stabilisce il principio del superamento del Superbollo con la graduale eliminazione (anche se curiosamente si parla solo del diesel).

“Con un emendamento della Lega approvato nella delega fiscale si stabilisce il principio del superamento del Superbollo (sulle auto diesel di grossa cilindrata) con la graduale eliminazione. Una tassa odiata dagli italiani, considerata ingiusta e anacronistica, che non genera profitti per lo Stato ma limita il mercato automobilistico, in cui l’Italia eccelle a livello mondiale.”

Non resta che aspettare per capire cosa effettivamente accadrà. Nel frattempo, il Superbollo rimane in vigore.

Ricordiamo che il Superbollo si applica alle automobili con una potenza superiore ai 185 kW. Più precisamente, si pagano 20 euro per ogni kW oltre i 185 kW. Sono previste anche delle riduzioni in base all’età del veicolo. Questa tassa viene ridotta a 12 euro dopo 5 anni dall’immatricolazione, a 6 euro dopo 10 anni, a 3 euro dopo 15 anni e viene abolita dopo 20 anni.

Come evidenziato da Federcarrozzieri alla fine di maggio, i proventi totali per lo Stato nell’arco di 12 anni di applicazione del Superbollo sono stati pari a circa 1,2 miliardi di euro (100 milioni all’anno), ma tale tassa ha causato pesanti anomalie nel mercato italiano dell’automobile.

abolizione graduale e senza oneri per la finanza

Negli ultimi mesi il governo ha annunciato la possibile eliminazione del Superbollo auto, ma attualmente si è arrivati solamente all’approvazione di un emendamento che prevede un eventuale e progressivo superamento della tassa. Non è ancora certo se la tassa verrà effettivamente abolita, ma si sa che si dovrà trovare una copertura finanziaria per il “buco” di circa 100 milioni di euro che il Superbollo genera ogni anno. Fonti della maggioranza affermano che l’emendamento fissa il principio del superamento del Superbollo, anche se si parla specificamente delle auto diesel di grossa cilindrata. Si dovrà quindi aspettare per vedere cosa accadrà, ma nel frattempo la tassa rimane in vigore. Si ricorda che il Superbollo si applica alle vetture con potenza superiore ai 185 kW e prevede tariffe variabili in base all’età del veicolo. Secondo i dati, in 12 anni il Superbollo ha generato circa 1,2 miliardi di euro di introiti per lo Stato, ma ha anche causato anomalie nel mercato automobilistico italiano.