Si prospetta il rinnovo del contratto per circa 3 milioni di lavoratori, con l’introduzione di aumenti salariali fino a 150 euro. A chi sarà rivolto questo accordo?
Grande attesa nel settore privato italiano, che coinvolge una vasta platea di circa 3,5 milioni di lavoratori. Da quasi quattro anni si parla di una possibile rinegoziazione del contratto collettivo, e finalmente, nei prossimi mesi, sembra che si possa giungere ad un accordo definitivo. Al centro dell’attenzione dei sindacati ci sono degli aspetti fondamentali dell’accordo, tra cui un importante incremento salariale di 150 euro mensili lordi.
I rappresentanti sindacali hanno come obiettivo quello di concludere le trattative al più presto, presumibilmente dopo l’estate, per permettere un adeguamento delle retribuzioni all’inflazione. La rinegoziazione del contratto collettivo mira anche ad un miglioramento di altri aspetti, come la conciliazione tra vita lavorativa e privata, il lavoro agile, il welfare, i sussidi per la genitorialità e la flessibilità degli orari di lavoro.
Nell’attesa della firma del nuovo contratto collettivo, è stato stipulato un accordo temporaneo tra i sindacati e i datori di lavoro, che ha portato ad un aumento di 30 euro lordi al mese nella busta paga, e al versamento di due somme straordinarie, una da 100 euro e un’altra da 250 euro, a titolo di “vacanza contrattuale”, come rimborso forfettario per i mancati aumenti salariali dal 2019 al 2023.
Ma a chi sarà destinato il nuovo contratto collettivo e quali saranno i benefici per i lavoratori?
L’accordo riguarderà il Contratto Commercio, che coinvolge tutti i lavoratori dipendenti di questo settore, il più esteso in Italia. Quali figure professionali potranno beneficiare dell’incremento salariale di 150 euro? Nel testo dell’accordo sono elencati 54 profili con 7 livelli di retribuzione. Tuttavia, gli esperti fanno notare che questo schema classificatorio risale a più di 20 anni fa e necessita di un aggiornamento obbligatorio.
Purtroppo, per il momento non è ancora stato raggiunto un accordo in merito. FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS-UIL spingono per l’applicazione del Contratto Collettivo a tutti i lavoratori del settore commercio, incluso il personale del web e gli addetti ai servizi di appalto (ad esempio, le pulizie), che attualmente non sono inclusi nell’accordo. Vengono inoltre menzionati i blogger online che promuovono prodotti a scopo commerciale.
Considerando l’emergere di nuove categorie di lavoratori nel settore commerciale, sarebbe auspicabile un aggiornamento delle classificazioni professionali. Tuttavia, al momento permane una certa scetticismo per quanto riguarda l’inclusione dei lavoratori del web nel nuovo contratto collettivo, in quanto ciò richiederebbe una manovra di grande impatto economico.
Aumento busta paga per questa categoria di lavoratori e non solo | Rinnovo contratto, i nuovi importi
Il contratto collettivo per circa 3 milioni di lavoratori in Italia sta per essere rinnovato, con incrementi salariali fino a 150 euro. Il settore lavorativo privato più esteso, che coinvolge circa 3,5 milioni di lavoratori, sta cercando di concludere le trattative per siglare un accordo che prevede anche miglioramenti normativi come la conciliazione tra vita e lavoro, il lavoro agile, il welfare e la flessibilità dell’orario di lavoro. Nel frattempo, è stato stipulato un accordo temporaneo che ha portato all’aumento di 30 euro al mese nella busta paga e al pagamento di due somme forfettarie come rimborso per l’aumento salariale mancato negli anni precedenti. Il rinnovo del contratto collettivo riguarderà il settore commerciale e i suoi lavoratori subordinati. Tuttavia, c’è ancora incertezza sul fatto che tutti i lavoratori del settore, inclusi quelli del web e dei servizi di appalto, saranno inclusi nell’accordo. Si auspica un aggiornamento delle classificazioni professionali, ma l’inclusione dei lavoratori del web potrebbe comportare un impatto economico significativo.