TweetDeck torna operativa: scopri cosa sta succedendo nella tua timeline!

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Inaspettatamente, la prima versione del client Twitter è tornata a funzionare correttamente, dopo che si pensava fosse stata definitivamente abbandonata. Secondo quanto riportato su Internet, è stato ripristinato anche l’accesso gratuito alle API su cui si basano i client Twitter di terze parti, che erano stati vietati a partire dallo scorso gennaio.

Ora resta da capire per quanto tempo questa versione rimarrà funzionante: nel frattempo, è possibile ripristinare la prima e migliore versione di TweetDeck selezionandola dal menu Impostazioni dell’account. La cosa strana è che nessun account ufficiale legato a Twitter ha dato notizie ufficiali riguardo a tali novità. Ad esempio, l’ultimo tweet di Twitter Support riguarda il lancio della nuova versione di TweetDeck, che presto richiederà l’utilizzo di un account verificato. Non c’è invece alcuna traccia del ripristino della versione precedente.

Contemporaneamente, Elon Musk ha manifestato l’intenzione di combattere contro Threads, mostrando la volontà di far valere i propri diritti di proprietà intellettuale riguardo alla sua piattaforma. Ha richiesto a Meta di prendere immediati provvedimenti affinché cessi l’utilizzo illegale dei segreti commerciali di Twitter. L’emergere di Threads sarebbe stato possibile grazie all’assunzione di ex dipendenti di Musk che possedevano informazioni riservate, accelerando lo sviluppo dell’applicazione.

TweetDeck, la versione precedente funziona di nuovo: cosa sta succedendo

La prima versione di Twitter è tornata a funzionare correttamente, e sembra che l’accesso gratuito alle API per i client di terze parti sia stato ripristinato. È ancora incerto per quanto tempo sarà possibile utilizzare questa versione. È possibile ripristinare la vecchia versione di TweetDeck selezionandola dalle impostazioni dell’account, anche se nessun account ufficiale di Twitter ha confermato o annunciato questi cambiamenti. Nel frattempo, Elon Musk sta minacciando un’azione legale nei confronti di Threads, un’app che sarebbe stata sviluppata da ex dipendenti di Twitter con informazioni riservate. Musk reclama i diritti di proprietà intellettuale di Twitter e chiede a Meta di prendere provvedimenti.