Truffa PostePay: Migliaia di vittime colpite, scopri come proteggerti!

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Le PostePay continuano ad essere oggetto di truffe che colpiscono migliaia di persone in tutto il territorio nazionale. Queste truffe non sono tanto dovute ad eventuali problemi da parte delle Poste Italiane, ma piuttosto alla grande diffusione delle carte ricaricabili sul mercato, che fornisce un terreno fertile per i truffatori.

Il meccanismo più sfruttato dai malviventi non si discosta da quello che abbiamo già raccontato in passato riguardo alle truffe perpetrate ai danni delle banche. Anche in questo caso si tratta di phishing, con i truffatori che riescono a indurre il cliente finale a consegnare direttamente nelle loro mani i propri dati sensibili e il denaro.

L’approccio utilizzato dai truffatori è sempre lo stesso: inviano un messaggio di testo o una email fingendosi Poste Italiane e affermando che c’è un problema con il conto del cliente. Di solito si tratta di verificare un addebito o un accredito o di modificare le credenziali a causa di un tentativo di accesso non autorizzato. All’interno del messaggio viene inserito un link che dovrebbe portare al sito ufficiale, ma che in realtà rimanda ad un sito fasullo creato dai truffatori.

Il cliente che segue le istruzioni fornite nel messaggio si trova collegato a un portale esteticamente identico a quello originale, ma in realtà gestito da server di proprietà dei truffatori. Questi possono così leggere e rubare tutti i dati sensibili inseriti, lasciando le vittime senza alcuna possibilità se non quella di denunciare il furto alla Polizia Postale e cambiare le proprie password.

PostePay colpite a raffica, la truffa fa migliaia di vittime

Il testo riporta che le truffe alle banche e alle carte ricaricabili continuano ad essere frequenti in Italia, in particolare per la carta PostePay. I truffatori utilizzano principalmente il phishing, inviando messaggi o email che sembrano provenire da Poste Italiane e chiedono ai destinatari di verificare il proprio conto o modificare le credenziali. I truffatori creano un sito web falso che appare identico a quello ufficiale, ma in realtà raccoglie i dati sensibili inseriti dagli utenti. Chi cade nella truffa può solo denunciare il furto alla Polizia Postale e cambiare le password.

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