Trasforma il tuo bagno in una spa di lusso con il bonus del 75%: scopri i consigli dell’Agenzia delle Entrate

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A partire dalla Legge di Bilancio 2023, è stato esteso fino al 31 dicembre 2025 il Bonus barriere architettoniche al 75%. Questo bonus permette di ottenere una detrazione del 75% in Dichiarazione dei Redditi per lavori edilizi finalizzati al superamento e all’abbattimento delle barriere architettoniche negli immobili già esistenti.

La detrazione del 75% si suddivide in 5 rate annue di uguale importo, come indicato nella Circolare n. 17/E del 26 giugno 2023 dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, l’agevolazione fiscale consente ancora la scelta tra la cessione del credito e lo sconto in fattura.

Sono ammesse al bonus diverse tipologie di interventi, quali la rimozione di scalini, rampe e porte eccessivamente strette, nonché la costruzione di sussidi come scivoli, ascensori, montascale e pedane elevatrici. In caso di sostituzione di impianti già esistenti, il bonus si estende alle spese di smaltimento e bonifica dei vecchi materiali.

Il bonus può essere utilizzato anche per ristrutturare il bagno. In particolare, sono ammessi interventi di adeguamento dei servizi igienici per agevolare la manovrabilità dei disabili, nonché di ricollocamento dell’altezza di maniglie e appoggi o di sagomatura delle finestre.

Tuttavia, i lavori per l’eliminazione delle barriere architettoniche nei bagni sono consentiti solo se rispettano determinate condizioni. Affinché si possa beneficiare della detrazione del 75%, è necessario che gli interventi rientrino in quelli elencati nel Decreto del Ministro dei Lavori Pubblici n. 236/1989. Questa normativa stabilisce, ad esempio, l’eliminazione dei gradini che ostacolano l’accesso ai locali per agevolare il percorso di un disabile su sedia a rotelle.

È importante sottolineare che, oltre alla detrazione fiscale del 75%, si applica anche l’IVA agevolata al 4% sui materiali utilizzati per gli interventi, anche nel caso in cui l’interessato non sia un soggetto disabile.

Il Bonus barriere architettoniche al 75% è accessibile sia alle persone fisiche che alle società, purché si rispettino le soglie di spesa stabilite per ciascuna categoria di immobile. Per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari con accesso indipendente in edifici plurifamiliari, la soglia di spesa è di 50.000 euro. Per gli edifici con da 2 a 8 unità immobiliari, la soglia è di 40.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Infine, per gli edifici con più di 8 unità immobiliari, la soglia è di 30.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

Ristrutturare il bagno con il bonus del 75% è possibile: l’Agenzia delle Entrate suggerisce come fare

La Legge di Bilancio 2023 ha esteso fino al 31 dicembre 2025 la possibilità di utilizzare il Bonus barriere architettoniche al 75%. Questa agevolazione prevede una detrazione del 75% in Dichiarazione dei Redditi per lavori edilizi finalizzati al superamento e all’abbattimento delle barriere architettoniche negli immobili esistenti. È possibile usufruire del Bonus anche per i lavori nei bagni, quali l’adeguamento dei servizi igienici, il ricollocamento di maniglie e appoggi o il cambiamento della sagomatura delle finestre. Tuttavia, i lavori devono rispettare le condizioni stabilite dal Decreto del Ministro dei Lavori pubblici n. 236/1989, che prevede modifiche edilizie per agevolare il percorso di un disabile su sedia a rotelle, come l’eliminazione di gradini che ostacolano l’accesso ai locali. La detrazione del 75% può essere suddivisa in 5 rate annue di uguale importo e si può scegliere tra cessione del credito e sconto in fattura.