TIM Smart Working: La rivoluzione del lavoro flessibile per i dipendenti

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TIM, uno dei principali operatori di telefonia in Italia, ha avviato un progetto pilota a partire dal primo settembre. L’azienda ha deciso di far lavorare mille dei suoi dipendenti quasi interamente in modalità smart working. Questo rappresenta un importante passo avanti rispetto alla precedente politica dell’azienda, che consentiva ai suoi dipendenti di lavorare da casa fino a tre giorni a settimana.

Il nuovo progetto prevede che i dipendenti coinvolti lavorino da remoto per la maggior parte del tempo, trascorrendo solo due giorni al mese in ufficio. Durante questi giorni, si svolgeranno momenti di confronto e condivisione tra i vari team. La sperimentazione riguarderà principalmente il personale del servizio clienti di TIM Enterprise, la divisione dell’azienda che si occupa dei grandi clienti e della pubblica amministrazione.

L’obiettivo di questa iniziativa è duplice. Da un lato, TIM intende valutare gli effetti di un’estensione totale del lavoro svolto fuori dall’ufficio. Dall’altro lato, si propone di misurare l’impatto di questa modalità di lavoro su diversi aspetti, dalla produttività alla sostenibilità ambientale. Saranno monitorati diversi indicatori chiave di prestazione, tra cui l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di CO2.

Paolo Chiriotti, responsabile delle risorse umane e dell’organizzazione di TIM, ha sottolineato l’importanza di questa sperimentazione. Egli afferma che l’azienda sta cercando di ottimizzare il suo modello di lavoro per valorizzare al massimo il lavoro agile. L’obiettivo è di verificare come la conciliazione tra vita e lavoro possa influire sull’impegno aziendale e trovare un equilibrio che possa essere mantenuto nel lungo periodo.

Inoltre, TIM ha già proposto ai suoi dipendenti di lavorare in smart working per cinque giorni su cinque durante le settimane centrali di agosto. L’azienda è convinta che questa modalità di lavoro possa portare benefici sia in termini di equilibrio tra vita e lavoro che di sostenibilità, grazie alla riduzione degli spostamenti e dei consumi energetici.

TIM, la compagnia ha deciso di far lavorare i suoi dipendenti in smart working

TIM, uno dei principali operatori di telefonia in Italia, ha avviato un progetto pilota che coinvolgerà mille dipendenti che lavoreranno principalmente in modalità smart working. Questa iniziativa rappresenta un passo avanti rispetto alla precedente politica dell’azienda, che consentiva a 32.000 dipendenti di lavorare da casa fino a tre giorni alla settimana. Nel nuovo progetto, i dipendenti lavoreranno principalmente da remoto, trascorrendo solo due giorni al mese in ufficio per momenti di confronto tra i team. Questa sperimentazione riguarderà principalmente il personale del servizio clienti di TIM Enterprise. L’obiettivo dell’iniziativa è valutare gli effetti del lavoro svolto al di fuori dell’ufficio e misurare il suo impatto sulla produttività e sull’ambiente. Saranno monitorati diversi KPI, tra cui l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di CO2. TIM sta cercando di ottimizzare il suo modello di lavoro per valorizzare al massimo il lavoro agile, trovando un equilibrio tra vita e lavoro a lungo termine. Inoltre, l’azienda ha offerto ai dipendenti la possibilità di lavorare in smart working cinque giorni alla settimana durante le settimane centrali di agosto, convinta che questa modalità possa portare benefici in termini di equilibrio tra vita e lavoro e sostenibilità.

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