TIM rivoluziona il lavoro: da settembre mille dipendenti in smart working al 100%!

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Dopo la fine dell’emergenza pandemica, si è creata una divisione tra le aziende che si oppongono allo smart working e quelle che invece lo considerano un modo moderno di lavorare. Tra queste ultime c’è sicuramente TIM, che il primo febbraio ha avviato un nuovo piano per il lavoro agile e che a partire da settembre consentirà a mille dipendenti di svolgere il 100% delle loro mansioni lavorative da remoto o quasi.

Come già anticipato, TIM ha adottato politiche favorevoli al lavoro da remoto, consentendo a circa 32.000 dipendenti di lavorare da casa fino a 3 giorni alla settimana. Con il nuovo progetto pilota, l’azienda compie un ulteriore passo verso il lavoro agile. Durante la sperimentazione, mille dipendenti del servizio clienti di Tim Enterprise lavoreranno quasi esclusivamente da remoto. Tuttavia, ogni 15 giorni dovranno recarsi in ufficio per confrontarsi con i colleghi e condividere informazioni, ma per la maggior parte del tempo potranno lavorare da casa.

TIM valuterà l’andamento del progetto e l’opportunità di adottare questa modalità di lavoro a lungo termine attraverso una serie di indicatori chiave di prestazioni, che terranno conto non solo della produttività, ma anche dell’impatto del lavoro completamente da remoto sull’efficienza energetica e sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

L’obiettivo è quello di verificare quanto l’equilibrio tra vita e lavoro influisca sull’impegno aziendale e quanto questi equilibri possano essere mantenuti nel lungo periodo, cercando un modello di lavoro ibrido che garantisca i migliori risultati sia per l’azienda che per i dipendenti, come afferma Paolo Chiriotti, chief human resources and organization officer di TIM.

Attualmente, il piano di lavoro dell’azienda prevede 2 giorni in ufficio e 3 da remoto per i dipendenti che lavorano in autonomia e hanno flessibilità oraria. Per coloro che devono garantire la propria presenza in orari specifici, i turni sono di una settimana di lavoro in ufficio e una settimana da remoto. Le sedi aziendali sono chiuse il venerdì, con tutti i dipendenti che lavorano da remoto in quella giornata. Inoltre, per il mese di agosto, l’azienda ha proposto la possibilità di lavorare in smart working al 100% durante le settimane centrali del mese.

TIM, da settembre mille dipendenti in smart working al 100%

TIM ha deciso di ampliare il suo piano per il lavoro agile, consentendo a mille dipendenti di svolgere le proprie mansioni lavorative quasi interamente in remoto. Questo rappresenta un ulteriore passo verso il lavoro agile per l’azienda, che già permette a circa 32.000 dipendenti di lavorare da remoto fino a tre giorni a settimana. Durante la sperimentazione, i dipendenti coinvolti nel servizio clienti di Tim Enterprise lavoreranno quasi interamente da remoto, tranne che per recarsi in ufficio ogni 15 giorni per confrontarsi e condividere informazioni con i colleghi. TIM valuterà l’andamento del progetto e l’opportunità di adottare questa modalità di lavoro a lungo termine, prendendo in considerazione indicatori chiave di prestazioni come produttività, efficienza energetica ed emissioni di anidride carbonica. L’azienda cerca un modello di lavoro ibrido che soddisfi sia le esigenze dell’azienda che quelle dei dipendenti. Attualmente, il piano di lavoro di TIM prevede due giorni in sede e tre da remoto per i dipendenti con flessibilità oraria, mentre per quelli che devono garantire una presenza in orari specifici, i turni prevedono una settimana di lavoro in ufficio e una settimana da remoto. L’azienda ha anche proposto la possibilità di lavorare al 100% in smart working durante il mese di agosto.