The Witcher Stagione 3 | Addio Geralt: Un Epico Capitolo di Avventura che Non Puoi Perderti!

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Quando Netflix annunciò diversi anni fa la prima stagione di The Witcher, molti furono scettici sulla scelta di Henry Cavill nel ruolo di Geralt di Rivia. Nonostante le perplessità iniziali, una volta che la serie fu pubblicata, i fan si resero conto che l’attore, conosciuto anche come l’ex-Superman dell’universo DC, era riuscito a catturare completamente l’essenza dello Strigo, conquistando sia i fedeli lettori dei romanzi originali di Andrzej Sapkowski che i giocatori della serie di videogiochi sviluppata dalla CD Projekt RED. Tuttavia, con la seconda stagione, si è notato un calo di qualità che ha deluso gli spettatori. Anche se non abbiamo bocciato la serie nella fase di recensione, abbiamo notato un progressivo calo nella produzione generale, dovuto sia all’emergenza sanitaria globale che ad alcuni problemi di produzione. Ma ora, con la terza stagione, Netflix ha il compito di consacrare The Witcher come la principale serie fantasy disponibile sulla piattaforma di streaming, un punto di riferimento per i concorrenti diretti come Game of Thrones di HBO e Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere di Amazon Prime Video. Purtroppo, però, le cose non sono andate così e ci sono diversi motivi per cui la terza stagione è stata deludente. Sicuramente, l’addio di Cavill, che sarà sostituito da Liam Hemsworth nella quarta stagione, non ha aiutato, specie perché sembra che il motivo della sua improvvisa decisione di abbandonare la serie sia legato alla mancanza di fedeltà della trama rispetto ai romanzi originali di Sapkowski. Considerando che Cavill è un grande lettore dei libri di The Witcher, il suo rifiuto di continuare a interpretare Geralt è stato un campanello d’allarme troppo forte per essere ignorato. In secondo luogo, la terza stagione di The Witcher è semplicemente mediocre in quasi tutti gli aspetti. Sebbene tecnicamente sia ben realizzata, con attori bravi e una trama abbastanza comprensibile, la serie fallisce nel coinvolgere lo spettatore, che spesso viene lasciato alla mercé di eventi noiosi e una trama poco interessante. La terza stagione riprende esattamente dove era finita la precedente, con monarchi, maghi e creature che cercano di catturare Ciri, mentre Geralt e Yennefer cercano di proteggerla. Purtroppo, la terza stagione perde tutto ciò che di buono era stato fatto nelle prime due serie. La prima metà della stagione è piena di intrighi politici alla Game of Thrones che cercano di dare un respiro epico alla storia di Sapkowski. Tuttavia, il tentativo di allungare la trama in una direzione diversa risulta essere un fallimento, poiché la serie manca della base narrativa necessaria per coinvolgere lo spettatore. La seconda metà della stagione migliora leggermente, specialmente negli ultimi due episodi, ma è difficile rimanere appassionati e coinvolti, data la mancanza di coerenza narrativa. I fan dei romanzi potrebbero chiedersi il motivo di alcuni eventi sullo schermo, mentre chi non ha familiarità con le opere letterarie potrebbe trovarsi di fronte a problemi di sceneggiatura. Fortunatamente, Freya Allan riesce ad eccellere nel suo ruolo di Ciri e cerca di salvare quello che può essere salvato. D’altra parte, l’addio di Cavill senza un passaggio del testimone efficace con Hemsworth solleva domande sul futuro della serie. Anche il personaggio di Yennefer, interpretato da Anya Chalotra, ha un ruolo marginale in questa terza stagione, che non le permette di brillare come avrebbe potuto. Inoltre, anche i personaggi secondari non riescono a essere interessanti come dovrebbero. La terza stagione di The Witcher è un miscuglio maldestro di idee tratte dai romanzi, con una sceneggiatura claudicante e una mancanza di risultati efficaci. È un peccato, considerando il materiale d’origine e il potenziale che la serie aveva. La serie sembra ormai pronta ad abbandonare ogni velleità artistica e letteraria, finendo per essere uno dei tanti prodotti medi di Netflix che verranno presto dimenticati. È un vero peccato, soprattutto considerando che il Geralt di Cavill rimarrà un grande incompiuto nella storia della televisione moderna.

The Witcher Stagione 3 | Recensione – Addio Geralt e grazie di tutto

La terza stagione di The Witcher non riesce a essere all’altezza delle aspettative, a causa di diversi motivi. Innanzitutto, l’addio di Henry Cavill, che interpreta il protagonista Geralt di Rivia, ha causato del disappunto tra i fan, soprattutto perché sembra che l’attore abbia abbandonato la serie a causa della mancanza di fedeltà rispetto ai romanzi originali. Inoltre, la stagione stessa si rivela mediocre sotto molti aspetti: sebbene ci siano miglioramenti dal punto di vista tecnico e produttivo, la storia non riesce a coinvolgere gli spettatori, spesso annoiati e delusi dalla trama poco accattivante. La stagione prende avvio dalla trama della precedente, con Geralt che cerca di proteggere la giovane Ciri dai suoi inseguitori. Tuttavia, la serie si perde in intrighi politici e cambi di prospettiva sconnessi, che non riescono a creare una narrazione coerente. La seconda parte della stagione risulta più coinvolgente, ma nel complesso manca di una base narrativa solida. Nonostante alcuni buoni interpreti, come Freya Allan nel ruolo di Ciri, e il consolidato Geralt di Cavill, la serie non riesce a risolvere alcuni problemi di sceneggiatura e lascia aperti molti interrogativi. L’epilogo, quindi, risulta agrodolce, con alcuni personaggi marginati e una rappresentazione del mito della Caccia Selvaggia poco convincente. Nel complesso, la terza stagione di The Witcher si perde nelle sue stesse ambizioni e si rivela un prodotto mediocre, che rischia di essere dimenticato presto. Un vero peccato, considerando il materiale d’origine e il potenziale della serie.