Svelato il segreto delle pensioni a 61 anni: una rivoluzione senza precedenti | Scopri come averla!

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La pensione anticipata è un’opportunità che molti lavoratori non conoscono: è possibile ritirarsi a 61 anni se si rispettano determinati requisiti e si appartiene ad una specifica categoria di lavoratori. Attualmente, secondo la riforma pensionistica in vigore, l’età pensionabile è di 67 anni con 20 anni di versamenti contributivi. Tuttavia, esistono delle misure di pensionamento anticipate per alcune categorie di lavoratori svantaggiati. Una di queste misure, denominata quota 97,6, consente di andare in pensione a 61 anni e sette mesi di età.

In particolare, per i lavoratori che svolgono un lavoro notturno è possibile accedere alla pensione anticipata al raggiungimento di 61 anni e 7 mesi di età. Questa misura di pensionamento anticipato è nota come quota 97,6 ed è rivolta ai lavoratori che svolgono un’attività nella fascia oraria compresa tra mezzanotte e le cinque del mattino.

Per poter accedere a quota 97,6 è necessario dimostrare di aver svolto l’attività lavorativa notturna per almeno sei ore al giorno nell’intervallo orario suddetto. Inoltre, è importante che tale orario di lavoro sia stato rispettato per la maggior parte delle annualità di lavoro. È prevista un’alternativa per coloro che non lavorano esattamente nella fascia oraria indicata, ma che svolgono un’attività lavorativa per almeno tre ore al giorno in tale fascia.

È importante anche che il lavoratore abbia svolto tale attività lavorativa per almeno sette anni negli ultimi dieci di carriera o, in alternativa, per metà degli anni di lavoro. Inoltre, per poter accedere a quota 97,6, è necessario avere 61,7 anni di età e aver versato almeno 35 anni di contributi. Questo valore è ottenuto sommando l’età anagrafica con i contributi versati.

Tuttavia, è importante tenere presente che quando si svolge il lavoro notturno, la quota e quindi l’età anagrafica e i contributi richiesti variano in base al numero di notti di lavoro svolte ogni anno. Ad esempio, coloro che svolgono almeno 78 giorni di lavoro notturno all’anno possono accedere alla pensione anticipata a 61 anni e 7 mesi con almeno 35 anni di contributi. Per i lavoratori che svolgono da 72 a 77 giorni di lavoro notturno all’anno, è necessario raggiungere almeno i 62 anni e sette mesi di età e aver versato 35 anni di contributi. Infine, per i lavoratori che svolgono da 64 a 71 giorni di lavoro notturno all’anno, è possibile accedere alla pensione anticipata a 63 anni e 7 mesi di età con lo stesso versamento contributivo.

Pensioni: arriva quella a 61 anni, rivoluzione senza prededenti | Come averla

Il testo parla dell’opportunità di andare in pensione a 61 anni per alcune categorie di lavoratori. Attualmente, la riforma pensionistica prevede il pensionamento a 67 anni con 20 anni di contributi, ma per lavoratori svantaggiati esistono misure di pensionamento anticipate. Una di queste permette di andare in pensione a 61 anni e sette mesi, grazie alla cosiddetta quota 97,6. Questo beneficio riguarda in particolare i lavoratori notturni, che possono accedere alla pensione anticipata se dimostrano di aver svolto per almeno sei ore al giorno, per la maggior parte delle annualità di lavoro, un’attività nella fascia oraria che va dalla mezzanotte alle cinque del mattino. È possibile accedere a questa misura anche per tre ore al giorno nella fascia oraria suddetta. È necessario avere almeno 61,7 anni di età e aver versato almeno 35 anni di contributi. Tuttavia, la quota e quindi l’età anagrafica e i contributi possono variare in base al numero di notti di lavoro svolte ogni anno.