Svelato il mistero di El Dorado: la verità tanto stupefacente quanto scioccante!

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Un recente studio pubblicato su Latin American Antiquity cerca di fare chiarezza su uno dei più grandi misteri dell’umanità, ovvero la leggenda di El Dorado. Sin da subito è importante sottolineare che non esistono prove dirette dell’esistenza di una città d’oro nelle Ande, tuttavia gli archeologi oggi propendono per una diversa interpretazione del concetto di “città”.

Secondo il nuovo studio, condotto da Juan Pablo Quintero-Guzmán del Museo dell’Oro di Bogotà, El Dorado potrebbe non essere una vera e propria città, ma piuttosto un antico rituale che coinvolgeva un uomo cosparso di polvere d’oro. La leggenda di El Dorado ebbe inizio con il cronista spagnolo del XVII secolo Juan Rodríguez Freyle, il quale descrisse una cerimonia di incoronazione che si svolgeva sul lago Guatavita, nell’attuale Colombia, da parte del popolo Muisca.

Secondo Freyle, il prescelto per diventare capo tribù doveva digiunare per sei anni in una grotta, dopodiché veniva coperto di polvere d’oro e trasportato su una zattera carica di oggetti preziosi. Ma come si è sviluppata la leggenda di El Dorado?

Quinter-Guzmán attribuisce all’esploratore spagnolo Sebastián de Belalcázar l’origine di questa corsa all’oro, sottolineando che fu lui a utilizzare per primo il termine “El Dorado” per riferirsi a un luogo e non a un evento, precisamente all’area intorno al lago Guatavita.

Esistono tuttavia diverse prove che suggeriscono che la cerimonia di El Dorado sia realmente avvenuta. Come nel caso di Machu Picchu, il mistero si infittisce. Nel 1912, l’ingegnere britannico Hartley Knowles ha recuperato numerosi oggetti d’oro e gioielli dal fondo del lago Guatavita, dopo che questo fu prosciugato. Inoltre, nel 1969, un contadino ha scoperto un modello di zattera dorata in una grotta vicina al lago stesso.

Durante la loro ricerca nell’area intorno al lago, Quintero-Guzmán e il suo team hanno cercato manufatti che potessero suggerire la presenza di eventi cerimoniali. Tuttavia, sono stati rinvenuti solamente 157 frammenti di ceramica.

Nonostante ciò, l’autore dello studio afferma che non si può concludere che la cerimonia di El Dorado non sia mai esistita. Ipotizza infatti che questa cerimonia possa essersi svolta una volta, ma non fosse una tradizione ricorrente. Potrebbe essere stato un evento sontuoso organizzato da un capo tribù durante un periodo di tensione politica, nel tentativo di dimostrare il proprio dominio sui rivali e cercare allo stesso tempo il favore degli dei.

In conclusione, Quintero-Guzmán sostiene che una volta stabilito l’ordine sociopolitico, le offerte continuarono nei luoghi sacri, come il lago Guatavita, ma senza la cerimonia dell’uomo d’oro.

El Dorado non è minimamente ciò che pensi e (forse) è realmente esistita

Un recente studio pubblicato su Latin American Antiquity cerca di svelare uno dei più grandi misteri dell’umanità: l’esistenza di El Dorado. Gli archeologi sostengono che non ci sono prove dirette dell’esistenza di una città d’oro nelle Ande, ma suggeriscono una diversa interpretazione del mito. El Dorado potrebbe essere stato un antico rituale che coinvolgeva un uomo ricoperto di polvere d’oro. Secondo gli studi, la leggenda di El Dorado iniziò con il cronista spagnolo Juan Rodríguez Freyle nel XVII secolo, che descrisse una cerimonia di incoronazione del popolo Muisca nel lago Guatavita in Colombia. Si ritiene che il conquistatore spagnolo Sebastián de Belalcázar abbia contribuito alla diffusione del mito, ma ci sono prove che suggeriscono che la cerimonia di El Dorado potrebbe essere realmente avvenuta. Nonostante i tentativi degli archeologi di trovare prove, sono stati trovati solo frammenti di ceramica nell’area intorno al lago. Tuttavia, l’autore dello studio afferma che non si può escludere l’esistenza di una cerimonia di El Dorado e ipotizza che potrebbe essere stata un evento unico durante un periodo di tensione politica. Dopo aver stabilito l’ordine sociale e politico, le offerte continuarono nei luoghi sacri, ma senza la cerimonia dell’uomo d’oro.