Svelata la verità di Park Beyond | Recensione: Creatività delusa o sorpresa sorprendente?

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Il nostro nuovo parco divertimenti, Park Beyond, sta riscuotendo un grande successo e tutti sono entusiasti di salire a bordo delle stravaganti attrazioni spaziali. La vista da lassù è davvero interessante e, nonostante sia sottosopra, i visitatori possono ammirare i cannoni delle montagne russe, uno spazzino armato di lanciafiamme e persino un negozio di mele caramellate accanto a un enorme frullatore di frutta con braccia robotiche.
Le attrazioni, le montagne russe e gli animatori di Park Beyond sono davvero fuori di testa – e non importa se ogni tanto qualcuno finisce per vomitare ai piedi delle tazze girevoli. A prima vista e sulla carta, questo parco a tema creato dalla Limbic Entertainment (gli stessi autori dell’ultimo capitolo di Tropico) sembra promettere creatività e idee bizzarre, ma è davvero così? Purtroppo, dopo diverso tempo trascorso ad analizzarlo, la fantasia svanisce a causa di diversi problemi tecnici e della presenza di un concorrente molto più noto e impossibile da ignorare, Planet Coaster di Frontier.
Ricordiamo ancora il primo trailer di Park Beyond: un breve filmato in cui erano mostrate attrazioni incredibili sfidando leggi di gravità, con fuochi ed esplosioni che riempivano lo schermo. Confermiamo la presenza di queste attrazioni, ma, a parte qualche eccentricità, il sistema sviluppato dal team di sviluppo tedesco si avvicina molto al conservatorismo, incapace di distinguersi dai canoni del genere ormai datati. È un punto di partenza perfetto per imparare i rudimenti del gioco: la campagna è una novità piacevole all’interno dei giochi di gestione, con personaggi eccentrici e dialoghi che portano avanti una vera e propria storia. La campagna offre la possibilità di stabilire gli obiettivi delle missioni, quali clienti soddisfare e su quali strutture concentrarsi maggiormente, garantendo una rigiocabilità notevole. Alla fine, i vari livelli si rivelano un lungo tutorial per imparare i sistemi di costruzione e tutti gli aspetti gestionali ed economici, con l’aggiunta di criticità come attrazioni da riparare e negozi da gestire per servire la clientela.
La modalità sandbox, che permette di dare sfogo alla propria creatività e alle doti di fine capitalista, è la parte principale del gioco, ma è qui che Park Beyond mostra i suoi limiti, che durante la campagna sono stati nascosti dagli obiettivi da seguire e dai binari predefiniti. Questi limiti emergono già nella fase di costruzione del parco. La scelta iniziale della mappa offre poche opzioni di personalizzazione, limitandosi al budget iniziale, all’usura delle attrazioni e ad alcuni incarichi bonus da completare. Inoltre, la mancanza della modalità creativa dedicata alle montagne russe, uno dei punti di forza di Planet Coaster, è una vera delusione, così come l’assenza della possibilità di caricare le creazioni nella piattaforma Steam Workshop.
La costruzione delle strade è un altro punto critico: non esiste un modo semplice e veloce per creare una piazza, le varietà di asfalto sono poche e mancano i dettagli come corrimani o incroci. Questi dettagli possono sembrare insignificanti, ma sono proprio quelli che creano l’effetto diorama in movimento che, purtroppo, fatica a emergere in Park Beyond. Il sistema di controlli complicato è un altro ostacolo: creare percorsi armoniosi diventa una sfida quando si spendono molti clic inutili nel tentativo di incrociare due strade. Il sistema di controlli limita la vena creativa del giocatore. Durante le partite, abbiamo riscontrato vari bug, come persone sdraiate per terra, code che non potevano essere collegate alla strada principale e anche problemi con la telecamera durante la costruzione delle montagne russe. Questi bug non compromettono completamente l’esperienza di gioco, ma si uniscono ad altri difetti come la scarsa scelta di elementi decorativi e un sistema di costruzione libero molto difficile da giustificare.
Nonostante questi difetti, Park Beyond si riscatta grazie alla gestione economica del parco, permettendo al giocatore di ottenere profitto attraverso l’adeguamento alle esigenze dei visitatori. Ad esempio, i visitatori sono divisi in famiglie, bambini e adulti, ognuno con le sue preferenze per negozi, attrazioni e montagne russe. La gestione economica del parco è intuitiva e facile da navigare grazie a un’interfaccia user-friendly. Per ottenere i migliori risultati, è consigliabile creare aree tematiche omogenee per evitare che i visitatori si trovino in situazioni incoerenti, come incontrare una montagna russa ad alta adrenalina dopo aver visitato una noiosa cioccolateria frequentata solo da famiglie. Le mappe di calore aiutano nella pianificazione e consentono di individuare le aree in cui intervenire, come l’installazione di panche o l’assunzione di nuovi dipendenti per mantenere il parco pulito o animatori per allietare le code. Park Beyond non si distingue per complessità, ma proprio per la sua gestione economica immediata, lo consigliamo come punto di ingresso per i neofiti dei giochi di gestione.
La vera novità di Park Beyond è la possibilità di personalizzare le attrazioni, il personale e anche le montagne russe. Questa azione è collegata alla soddisfazione dei visitatori, una risorsa importante per il successo del parco.

Park Beyond | Recensione – Non l’inno alla creatività che si sperava

Il testo descrive il gioco Park Beyond come un parco giochi gestionale con elementi creativi, dove i giocatori possono creare e gestire il proprio parco a tema. Tuttavia, il testo critica alcuni aspetti del gioco, come i problemi tecnici, la mancanza di personalizzazione e un sistema di comandi complicato. Nonostante ciò, viene elogiata la componente gestionale del gioco, che offre una simulazione economica piacevole. Viene anche menzionata la possibilità di migliorare le attrazioni del parco aumentando la soddisfazione dei clienti. In generale, il testo sembra suggerire che Park Beyond non soddisfaccia completamente le aspettative in quanto a creatività, ma sia ancora un’esperienza di gioco decente per i neofiti del genere.