Svelata la missione epica: i satelliti abbandonati bruceranno nell’atmosfera!

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Il numero di satelliti presenti nello spazio continua ad aumentare, e insieme a essi cresce anche il rischio di situazioni pericolose causate dalla grande quantità di detriti spaziali presenti intorno alla Terra. Diverse compagnie hanno proposto varie soluzioni per gestire questa situazione, ma una di esse sembra avere il potenziale per affrontare il problema in modo efficace.

La preoccupazione per i pericoli derivanti dalla cosiddetta “sindrome di Kessler” è aumentata dopo la notizia della disintegrazione di un satellite russo in orbita. Questa sindrome si riferisce ad una nube di detriti spaziali che circonda il pianeta e rende impossibili le operazioni spaziali. La comunità scientifica sta cercando di trovare una soluzione a questo problema.

Una delle compagnie che sta cercando di affrontare questa sfida è Astroscale, che ha sviluppato un progetto chiamato ELSA-M. L’obiettivo di questo progetto è quello di connettersi ad un satellite non funzionante e rimuoverlo dall’orbita bruciandolo nell’atmosfera terrestre. Ciò permetterebbe di eliminare il satellite e i detriti associati dallo spazio.

Questo progetto nasce dopo una dimostrazione di successo precedentemente effettuata da Astroscale con il progetto ELSA-D. Durante questa missione, la navicella principale ELSA-D ha rilasciato un satellite “ospite” che è stato poi recuperato utilizzando una tecnologia magnetica. Sorprendentemente, il satellite ospite è stato rilasciato e recuperato più volte, dimostrando la fattibilità della missione.

Fino ad ora, solo uno dei quattro test di deorbitazione ha avuto esito positivo, mentre i risultati degli altri tre test non sono ancora stati annunciati. In futuro, Astroscale dovrà dimostrare ulteriormente l’affidabilità del progetto per poterlo commercializzare con successo.

Nel frattempo, è possibile limitare l’accumulo di detriti spaziali adottando alcune precauzioni, come ad esempio la costruzione di satelliti utilizzando materiali insoliti.

In conclusione, la crescente presenza di detriti spaziali intorno alla Terra rappresenta una seria minaccia per le operazioni spaziali. Compagnie come Astroscale stanno cercando soluzioni innovative per affrontare questa sfida, come il progetto ELSA-M che mira a rimuovere i satelliti non funzionanti dall’orbita terrestre. Tuttavia, la dimostrazione di successo di queste soluzioni e la riduzione dell’accumulo di detriti richiederanno ulteriori sforzi e prove in futuro.

Ecco la missione che trascinerà i satelliti in disuso per bruciarli nell’atmosfera

La compagnia Astroscale ha proposto una soluzione innovativa per affrontare il crescente problema dei detriti spaziali intorno alla Terra. Dopo l’incidente di un satellite russo in orbita, noto come “sindrome Kessler”, che ha creato una nube di rottami intorno al pianeta, Astroscale ha sviluppato il progetto ELSA-M per connettersi con satelliti morti e bruciarli nell’atmosfera, al fine di deorbitarli e ridurre il rischio di incidenti spaziali. Il progetto è basato su una precedente dimostrazione riuscita con il satellite ELSA-D, che ha dimostrato la fattibilità della missione. Tuttavia, sono ancora necessari ulteriori test per garantire l’affidabilità del progetto. Nel frattempo, è importante adottare precauzioni come l’utilizzo di materiali insoliti per la costruzione dei satelliti per limitare l’incremento dei detriti spaziali.