Il Governo ha suggerito che i Comuni che non riescono a incassare i debiti tramite l’Agenzia delle Entrate possano aderire alla cancellazione delle cartelle esattoriali fino a un importo massimo di 1000 euro. Ma quali Comuni hanno aderito a questa possibilità finora? E quanto tempo ancora rimane per prendere una decisione?
Attualmente sono pochi i Comuni che hanno scelto di adottare la cancellazione totale o parziale delle multe e delle tasse non pagate per importi fino a 1000 euro. La legge approvata dall’esecutivo Meloni prevede che lo stralcio comunale valga per i debiti riferiti a carichi maturati tra il primo gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015. Tuttavia, molti enti comunali hanno respinto questa possibilità a causa di questo limite temporale.
Va sottolineato che molti Comuni non si occupano autonomamente della riscossione dei debiti, quindi non possono aderire allo stralcio totale anche se lo volessero. Questa misura era molto attesa dai contribuenti ed era uno dei punti principali della tregua fiscale 2023. Tuttavia, senza l’adesione da parte dei Comuni, la cancellazione dei debiti residui rimane solo un’illusione.
Il beneficio dovrebbe coinvolgere anche le imposte locali come TARI, IMU, bollo auto e multe relative alle violazioni del codice della strada (anche se in quest’ultimo caso lo stralcio può essere solo parziale). Per aderire a questa possibilità, il Comune avrebbe dovuto approvare l’apposito regolamento in consiglio comunale e in seguito avrebbe potuto aderire alla legge nazionale che consente agli enti locali di cancellare completamente le ingiunzioni di pagamento fino a 1000 euro o procedere a una definizione agevolata per importi superiori.
I Comuni italiani non hanno più tempo per decidere, essendo stata stabilita come scadenza il 29 luglio. In mancanza di una delibera o della successiva pubblicazione, l’ente locale non può aderire a questo beneficio.
Per quanto riguarda i Comuni che hanno deliberato a favore dello stralcio delle cartelle esattoriali, molti mesi fa hanno detto di no Milano, Roma e Bologna. Successivamente, Firenze, Piacenza, Modena, Verona e Bari hanno dichiarato che non aderiranno. Al contrario, Potenza (ma solo per la rottamazione e lo stralcio parziale delle cartelle con importo fino a 1000 euro), Pisa e Lecce hanno scelto di aderire a questa possibilità.
La sanatoria è valida anche per i Comuni di Acerra in Campania, Arezzo, Pistoia e Lucca in Toscana. Nel caso di Potenza, l’istanza per la rottamazione dei debiti deve essere presentata entro il 30 settembre e entro il 30 novembre l’ente comunicherà l’esito. I versamenti potranno essere effettuati in due rate, pari al 10% dell’importo totale dovuto, il 15 gennaio 2024 e il 28 febbraio 2024. Le restanti sedici rate scadranno il 31 marzo, il 30 giugno, il 30 settembre e il 31 dicembre di ogni anno.
Nel Comune di Pisa è stata deliberata la cancellazione automatica delle cartelle con un importo residuo fino a 1000 euro e la possibilità di aderire alla rottamazione presentando un’istanza entro il 31 ottobre 2023. In ogni caso, i contribuenti dovranno indicare se intendono pagare il debito in un’unica soluzione o in più rate.
Stralcio dei Comuni per le cartelle sotto i 1000 euro: chi l’ha visto?
Il testo descrive l’adesione dei comuni italiani allo stralcio delle cartelle fino a 1000 euro, come suggerito dal governo. È riportato che finora solo alcuni comuni hanno aderito a questa misura, con molti che non si occupano autonomamente della riscossione e quindi non possono partecipare allo stralcio. La legge prevede che lo stralcio comunale si applichi ai debiti maturati tra il 2000 e il 2015, ma questo limite ha respinto molti enti. Il beneficio dovrebbe coinvolgere anche imposte locali come TARI, IMU, bollo auto e multe per violazioni del codice della strada. I comuni italiani hanno avuto fino al 29 luglio per deliberare sull’adesione a questa misura. Alcuni comuni hanno già detto no, mentre altri, come Potenza, Pisa e Lecce, hanno scelto di aderire. Viene inoltre fornita informazioni sui tempi e i metodi di pagamento per coloro che vogliono aderire allo stralcio.