Le startup italiane si trovano di fronte a un nuovo e imponente ostacolo chiamato Golden Power, secondo l’allarme lanciato da Francesco Cerruti, direttore generale di Italian Tech Alliance. Le startup, che spesso operano in perdita, devono essere veloci nel loro processo per sopravvivere. Tuttavia, il Golden Power rappresenta un problema, in quanto costringe le aziende ad aspettare 45 giorni o più per ottenere l’autorizzazione, una situazione che può essere paralizzante e fatale per molte startup. Ma cosa si intende esattamente con Golden Power? Vediamolo insieme.
Il Golden Power nasce dalla necessità di adottare misure di sicurezza che garantiscano la protezione dei beni di interesse strategico nazionale. Questo meccanismo consente al governo di intervenire nelle acquisizioni e negli investimenti con possibili implicazioni sulla sicurezza nazionale, bloccandoli o imponendo determinate condizioni. L’Italia sembra aver scelto questa strada per proteggere la sicurezza del paese.
Sebbene il Golden Power sia certamente una mossa prudente per garantire la sicurezza nazionale, avrà conseguenze per le startup e le imprese innovative in Italia. A partire dal 2023, il campo di applicazione della regolamentazione si è ampliato, includendo non solo gli investimenti stranieri, ma anche quelli provenienti dall’Europa e dall’Italia stessa, mettendo tutte le startup sotto il controllo del Golden Power. Secondo Cerruti, tra i vari problemi, questa regolamentazione potrebbe rendere l’Italia meno attrattiva per gli investitori internazionali, il che è un fatto preoccupante considerando che il paese non è noto per la sua particolare innovazione e che già presenta complessità burocratiche che scoraggiano sempre di più.
Per risolvere questa questione, sono state avanzate alcune proposte. Cerruti suggerisce di differenziare le aziende più grandi da quelle più piccole, riducendo la soglia di intervento del Golden Power e dando alle realtà più fresche la possibilità di partire senza subire gli invadenti interventi del governo. Questa soluzione è simile a quella adottata in Francia, dove la soglia minima è del 25%, rispetto al 10% dell’Italia. Ci sono già stati casi di startup che hanno avuto problemi con il Golden Power, con gli investitori internazionali che hanno abbandonato gli investimenti a causa dei tempi richiesti dalla procedura.
È fondamentale che le istituzioni politiche ed economiche riconoscano il potenziale di crescita economica e di creazione di posti di lavoro delle startup e delle imprese innovative. Ad esempio, il consiglio di amministrazione di Cdp Venture Capital, il fondo pubblico di investimento sull’innovazione più importante, sta aspettando il rinnovo da mesi. In tre anni, questo fondo ha ottenuto eccellenti risultati ed è di fondamentale importanza garantire continuità nel settore. È quindi necessario un cambio di prospettiva da parte delle istituzioni politiche, affinché le startup possano ottenere risultati con o senza il Golden Power.
Startup italiane minacciate dal Golden Power: cos’è e come si può risolvere il problema
Il testo parla del problema del “Golden Power” per le startup italiane e delle possibili soluzioni. Secondo Francesco Cerruti, direttore generale di Italian Tech Alliance, le startup spesso operano in perdita e devono essere veloci nel prendere decisioni per sopravvivere. Tuttavia, il Golden Power obbliga le startup ad attendere 45 giorni o più per ottenere l’autorizzazione, cosa che può essere paralizzante per molte di esse. Il Golden Power è un meccanismo di sicurezza che permette al governo di intervenire nelle acquisizioni e negli investimenti che potrebbero avere implicazioni sulla sicurezza nazionale. A partire dal 2023, questa regolamentazione si applica non solo agli investimenti provenienti dall’estero, ma anche da parte di aziende italiane ed europee, mettendo così sotto vincolo tutte le startup. Questo potrebbe scoraggiare gli investitori internazionali e rendere l’Italia meno appetibile per loro. Per risolvere il problema, viene suggerita la differenziazione tra grandi aziende e startup, riducendo la soglia di intervento del Golden Power per le realtà più piccole. Si sottolinea anche l’importanza che le istituzioni riconoscano il potenziale di crescita economica e creazione di posti di lavoro delle startup e delle imprese innovative. È necessario un cambio di prospettiva da parte delle istituzioni politiche per garantire un sostegno adeguato alle startup.