La NASA ha indetto una competizione per la realizzazione di una nuova stazione spaziale commerciale che sostituirà la Stazione Spaziale Internazionale, destinata ad essere operativa fino al 2030. L’annuncio di una joint venture tra l’azienda aerospaziale americana Voyager e il gigante aerospaziale europeo Airbus dà il via alla competizione. Le due compagnie collaborano già sul progetto della stazione spaziale Starlab di Voyager, una delle tre stazioni selezionate e sovvenzionate dalla NASA per il programma CLD (Commercial LEO Destinations). Tuttavia, con questa joint venture, Airbus assume un ruolo di primo piano.
Voyager Space, leader globale nell’esplorazione spaziale, e Airbus Defence and Space, la più grande azienda aerospaziale europea, hanno annunciato un accordo che apre la strada a un joint venture transatlantica per sviluppare, costruire e gestire Starlab, una stazione spaziale commerciale progettata per succedere alla Stazione Spaziale Internazionale. La joint venture guidata dagli Stati Uniti riunirà i leader mondiali nello spazio, unendo ulteriormente gli interessi statunitensi ed europei nell’esplorazione spaziale.
Il programma CLD della NASA, che selezionerà il progetto vincente tra il 2025 e il 2026, mira a inviare almeno un avamposto abitabile in orbita bassa entro il 2030, garantendo la continuità delle operazioni spaziali dopo la dismissione della ISS. Questa data è compatibile con le stime di Voyager, che prevede di inviare la sua stazione spaziale in orbita nel 2028. Il progetto Starlab di Voyager ha ottenuto il finanziamento più consistente da parte della NASA. Si tratta di una sovvenzione di 160 milioni di dollari per la realizzazione del progetto, che concorrerà insieme ad altri per la realizzazione di una stazione spaziale attraverso una partnership tra pubblico e privato.
Altre due compagnie selezionate dalla NASA sono la Blue Origin di Jeff Bezos, che ha ricevuto 130 milioni di dollari, e la Northrop Grumman, che ha ottenuto 125,6 milioni di dollari. Tuttavia, non sono le uniche entità interessate alla realizzazione e gestione della nuova stazione spaziale. La competizione include Axiom, che sta lavorando su un modulo per la Stazione Spaziale Internazionale che potrebbe diventare il fulcro della sua eventuale futura stazione spaziale. La competizione è aperta a tutte le aziende e non è da escludere che compagnie come Vast e SpaceX, che collaborano già strettamente con la NASA, possano presentare i loro progetti per una stazione spaziale privata.
Nel frattempo, Russia e India stanno lavorando a stazioni spaziali indipendenti, mentre la Cina sta sviluppando la stazione spaziale Tiangong con un nuovo modulo dotato di sei porte di attracco. La competizione per la conquista dello spazio, rilanciata dall’attuale situazione geopolitica, è piena di sfide e opportunità per le varie nazioni.
Voyager Space e Airbus insieme per la nuova stazione spaziale Starlab
La NASA ha indetto una competizione per la realizzazione di una nuova stazione spaziale commerciale che sostituirà la Stazione Spaziale Internazionale entro il 2030. L’azienda aerospaziale americana Voyager e il gigante europeo Airbus hanno annunciato una joint venture per sviluppare, costruire e gestire la stazione spaziale Starlab. Il programma CLD della NASA prevede di inviare un avamposto abitabile in orbita bassa entro il 2030 e Voyager ha ottenuto il finanziamento più consistente per il progetto Starlab. Altre aziende come Blue Origin, Northrop Grumman e Axiom sono anche coinvolte nella competizione. Nel frattempo, Russia, India e Cina stanno lavorando a stazioni spaziali indipendenti.