SpaceX sotto accusa: Il governo USA rivela discriminazioni verso rifugiati e richiedenti asilo

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Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha avviato un’azione legale contro SpaceX, accusando l’azienda di discriminazione nella sua politica di selezione del personale nei confronti di richiedenti asilo e rifugiati. La denuncia, presentata la scorsa settimana, sostiene che l’azienda di Elon Musk abbia violato l’Immigration and Nationality Act dal 2018 al 2022, rifiutando esplicitamente le domande di lavoro provenienti da queste due categorie.

Kristen Clarke, Assistant Attorney General della Divisione dei Diritti Civili del Dipartimento di Giustizia, ha dichiarato: “La nostra indagine ha rivelato che SpaceX non ha considerato in modo equo né ha assunto rifugiati e richiedenti asilo a causa del loro status di cittadinanza, imponendo di fatto un divieto di assunzione indipendentemente dalla loro qualifica, violando così la legge federale”.

Questo rappresenta un problema serio per l’azienda e mette in evidenza le gravi carenze delle sue pratiche di selezione del personale, alcune delle quali possono essere attribuite direttamente a Elon Musk. Inoltre, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha aggiunto che non è la prima volta che un’azienda guidata da Musk viene accusata di discriminazione nei confronti dei dipendenti.

Ad inizio mese, un gruppo di ex dipendenti di Twitter, ora X, ha accusato l’azienda di discriminazione basata sul sesso, sulla razza e sull’età. Allo stesso modo, Tesla è stata accusata di discriminazioni e violazioni delle leggi sul lavoro quando un gruppo di 240 lavoratori afroamericani di una fabbrica in California ha denunciato l’azienda per “evidente e incensurato razzismo”.

Secondo la denuncia del Dipartimento di Giustizia, SpaceX avrebbe fornito informazioni false in almeno 14 annunci di lavoro, affermando di poter assumere solo cittadini e residenti con un permesso legale permanente a causa delle “leggi sul controllo delle esportazioni”, nonostante tali restrizioni di assunzione non esistano.

La denuncia del Dipartimento di Giustizia fa riferimento direttamente a Elon Musk, citando un video del 2016 in cui il CEO afferma che “un visto di lavoro normale non è sufficiente per lavorare presso SpaceX, a meno che l’azienda non possa ottenere un permesso speciale dal Segretario della Difesa o dal Segretario di Stato”.

In un tweet del giugno 2020, Musk afferma che la legge statunitense richiede che chiunque desideri essere assunto da SpaceX abbia “almeno una green card”. Tuttavia, la denuncia del Dipartimento di Giustizia sottolinea che le “persone statunitensi” che lavorano per aziende statunitensi possono accedere a beni soggetti a controllo delle esportazioni senza l’autorizzazione del governo degli Stati Uniti.

Secondo le Regolamentazioni Internazionali sul Traffico di Armamenti e le Regolamentazioni sull’Amministrazione delle Esportazioni, il termine “persona statunitense” include cittadini, nazionali statunitensi, residenti permanenti, rifugiati e richiedenti asilo.

Il Dipartimento di Giustizia afferma che SpaceX ha rifiutato qualsiasi candidato elencato come rifugiato o richiedente asilo, sostenendo erroneamente che non era possibile assumerli in base alle normative ITAR. Di conseguenza, secondo la denuncia, solo un dipendente su circa 10.000 assunti da SpaceX, tra settembre 2018 e maggio 2022, faceva parte di una di queste due categorie.

Il Dipartimento di Giustizia sta ora cercando una compensazione retroattiva per queste due categorie che sono state scoraggiate o negate l’opportunità di essere assunte da SpaceX a causa della presunta discriminazione. L’obiettivo è responsabilizzare SpaceX per le sue pratiche di assunzione illegali e ottenere una soluzione che consenta ai richiedenti asilo e ai rifugiati di competere in modo equo per le opportunità di lavoro e contribuire con il loro talento alla forza lavoro di SpaceX.

Al momento, SpaceX non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito.

SpaceX denunciata dal governo USA: discrimina rifugiati e richiedenti asilo

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha avviato una causa legale contro SpaceX, accusando l’azienda di discriminazione nella selezione del personale nei confronti di richiedenti asilo e rifugiati. Secondo l’accusa, SpaceX avrebbe violato l’Immigration and Nationality Act tra il 2018 e il 2022, rifiutando esplicitamente domande di lavoro provenienti da queste due categorie. La denuncia ha evidenziato gravi carenze nelle pratiche di assunzione dell’azienda, alcune delle quali attribuite direttamente a Elon Musk. Il Dipartimento di Giustizia ha anche citato precedenti casi di discriminazione nel settore guidato da Musk, inclusi quelli di Twitter e Tesla. Inoltre, SpaceX è stato accusato di aver mentito in almeno 14 annunci di lavoro, affermando che poteva assumere solo cittadini e residenti con un permesso legale permanente a causa delle “leggi sul controllo delle esportazioni”, nonostante tali restrizioni di assunzione non esistano. La denuncia ha anche menzionato direttamente Elon Musk, citando un video del 2016 in cui il CEO affermava che un visto di lavoro normale non era sufficiente per lavorare presso SpaceX senza un permesso speciale. SpaceX ha erroneamente sostenuto che non poteva assumere rifugiati o richiedenti asilo a causa delle normative ITAR. Di conseguenza, solo un dipendente su circa 10.000 assunti da SpaceX era parte di una di queste due categorie. Il Dipartimento di Giustizia sta cercando una soluzione equa per garantire un risarcimento retroattivo per i richiedenti asilo e i rifugiati che sono stati scoraggiati o negati dall’assunzione da parte di SpaceX a causa della presunta discriminazione. L’obiettivo è responsabilizzare SpaceX per le sue pratiche di assunzione illegali e consentire a queste due categorie di competere in modo equo per le opportunità di lavoro e contribuire alla forza lavoro dell’azienda con il loro talento. Al momento, SpaceX non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito.