La famosa serie animata “I Simpson” è spesso considerata un “indovino dei giorni nostri” per le sue presunte previsioni del futuro. L’attenzione è stata nuovamente attirata da un recente episodio che sembrerebbe aver previsto il disastro del sottomarino Titan. Tuttavia, il produttore Mike Reiss ha smentito queste affermazioni.
Nell’episodio del 1998 intitolato “Simpson Tide”, Homer Simpson e Faribanks scoprono un relitto di una nave affondata piena di tesori. La situazione diventa pericolosa quando Homer si perde e rimane intrappolato in una barriera corallina, svenendo e risvegliandosi da un coma giorni dopo. Alcuni fan hanno interpretato questa trama come una previsione del disastro del sottomarino Titan.
Tuttavia, Reiss ha spiegato che l’episodio era stato ispirato dal film “Crimson Tide” del 1995, con Denzel Washington e Gene Hackman. Ha sottolineato che non si tratta di previsioni del futuro, ma di pura casualità.
“I Simpson” sono stati spesso associati a presunte previsioni del futuro. Ad esempio, in un episodio del 2001 è stato mostrato Donald Trump come presidente degli Stati Uniti, anni prima che ciò diventasse realtà. Inoltre, il cartone animato ha previsto anche il crollo delle Torri Gemelle e l’arrivo del Covid. Gli autori della serie continuano a smentire qualsiasi intento predittivo, affermando che si tratta solo di coincidenze o, al massimo, di satira sociale.
Sottomarino Titan, per l’ennesima volta i Simpson lo avevano già previsto
Il testo riguarda la serie animata “I Simpson” e le presunte previsioni del futuro che essa ha fatto nel corso degli anni. Un recente episodio ha attirato l’attenzione a causa del disastro del sottomarino Titan. Tuttavia, lo sceneggiatore Mike Reiss ha smentito queste affermazioni, spiegando che l’episodio era ispirato a un film del 1995 e che non si tratta di previsioni del futuro. Nonostante ciò, “I Simpson” sono stati associati a diverse previsioni, come l’elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti e il crollo delle Torri Gemelle. Gli autori della serie tuttavia continuano a sottolineare che si tratta di coincidenze o di satira sociale.
