Sotto la minaccia della legge antipirateria: il futuro incerto per duemila aziende oneste di telecomunicazioni

0

Il Disegno di Legge Mollicone, recentemente approvato dal Senato, sta causando polemiche e preoccupazioni tra le piccole e medie imprese operanti nel settore delle Telecomunicazioni. L’associazione Assoprovider, che rappresenta gli Operatori di Prossimità, ha lanciato un allarme serio riguardo al futuro di oltre 2.000 imprese, di cui il 12% è rappresentato stessa associazione, che rischiano di scomparire dal mercato a causa delle misure anti-pirateria previste dal Ddl.

Rivolto a contrastare la diffusione illecita di eventi live come sport, film e programmi di intrattenimento su piattaforme illegali, il provvedimento impone agli operatori di intervenire prontamente, a proprie spese, per disabilitare l’accesso ai contenuti pirata. Secondo Assoprovider, questa normativa si rivela inefficace e, anziché colpire le grandi multinazionali coinvolte nello streaming illegale, rischia di stroncare sul nascere le attività delle piccole imprese, le quali attualmente contano oltre 10.000 dipendenti altamente specializzati.

Il presidente di Assoprovider, Gian Battista Frontera, denuncia che tali obblighi costringeranno queste aziende, già con difficoltà a mantenere tre o quattro dipendenti e un fatturato limitato a 500.000 euro, ad assumere almeno altre quattro persone per garantire un servizio di controllo 24 ore su 24, anche durante i giorni festivi. Tali costi, che possono raggiungere cifre tra i 200.000 e i 300.000 euro all’anno, metteranno a rischio la sopravvivenza delle piccole realtà, portandole al fallimento.

Assoprovider insiste nel sensibilizzare le istituzioni competenti affinché si assumano la responsabilità di fare un passo indietro rispetto a questa normativa. L’associazione continua a lottare per il settore e i principi che lo animano, esortando i senatori e le senatrici a rivedere il Ddl anti-pirateria.

La legge anti-pirateria prevede anche una serie di sanzioni amministrative e misure di confisca per coloro che mettono a disposizione materiale protetto con metodi illegali. Inoltre, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) riceverà nuovi poteri, tra cui la possibilità di oscurare immediatamente siti che trasmettono contenuti illegali su segnalazione dei titolari dei diritti.

Non tutti, tuttavia, sono d’accordo con Assoprovider. Thomas Dohnke, CEO di GitHub, ritiene che l’intelligenza artificiale possa aiutare gli sviluppatori a essere più produttivi. Alcuni ritengono che, con il giusto supporto tecnologico e normativo, il settore delle Telecomunicazioni possa trovare soluzioni per far fronte alle sfide dell’era digitale. Tuttavia, la lotta tra grandi e piccole realtà del mercato delle Telecomunicazioni è tutt’altro che conclusa, e solo il tempo dirà quali saranno le conseguenze del Ddl antipirateria sul settore delle telecomunicazioni in Italia.

La legge antipirateria minaccia duemila aziende oneste di telecomunicazioni

Il Disegno di Legge Mollicone, recentemente approvato dal Senato, sta creando polemiche e preoccupazioni nel settore delle Telecomunicazioni. L’associazione Assoprovider, che rappresenta gli Operatori di Prossimità, esprime gravi preoccupazioni per il futuro di oltre 2.000 imprese, il 12% delle quali è rappresentato dall’associazione stessa, che rischiano di scomparire dal mercato a causa delle misure anti-pirateria previste dal Ddl. Queste misure prevedono che gli operatori intervengano prontamente, a loro spese, per bloccare l’accesso ai contenuti pirata. Secondo Assoprovider, questa normativa rischia di stroncare sul nascere le attività delle piccole imprese anziché colpire le grandi multinazionali coinvolte nello streaming illegale. Tale obbligo di controllo 24 ore su 24 mette a rischio la sopravvivenza delle piccole realtà, che potrebbero non essere in grado di sostenere i costi aggiuntivi. Assoprovider sta cercando di sensibilizzare le istituzioni competenti affinché si riveda questa normativa. La legge anti-pirateria prevede anche sanzioni amministrative e misure di confisca per chi viola la legge. Non tutti sono d’accordo con Assoprovider e alcuni credono che con il giusto supporto tecnologico e normativo il settore delle Telecomunicazioni possa trovare soluzioni per le sfide dell’era digitale. Tuttavia, la lotta tra le grandi e piccole realtà del mercato delle Telecomunicazioni è ancora aperta e solo il tempo dirà quali conseguenze avrà il Ddl antipirateria in Italia.