Sorprendente novità: Partita IVA forfettaria ridotta al 5%! La Meloni rivoluziona il sistema

0

Il governo Meloni ha annunciato nuove agevolazioni per le partite IVA, con l’obiettivo di ridurre la tassazione per alcune di esse. Da diversi anni, chi avvia un’attività professionale autonoma ha la possibilità di adottare il regime forfettario, che prevede un’aliquota fiscale ridotta. Questo sistema beneficia coloro che si sono appena messi in proprio e la cui attività artigianale, commerciale o professionale non supera i 65.000 euro di fatturato annuo.

Il regime forfettario prevede un’imposta sostitutiva unica del 15%, ma nei primi cinque anni di attività, tale aliquota è ridotta al 5%. Questa formula è particolarmente interessante per chi sta per avviare una nuova attività, per le start-up e per coloro che non hanno mai svolto un’attività imprenditoriale o professionale negli ultimi tre anni. Ora, il governo Meloni ha deciso di introdurre un’ulteriore agevolazione, rendendo il regime forfettario ancora più conveniente.

Attualmente, il governo è al lavoro per una nuova riforma fiscale che incentiverebbe l’apertura di nuove partite IVA. Questo interessa i più di 4 milioni di professionisti che operano in Italia. La proposta di modifica riguarda principalmente il regime forfettario, il quale potrebbe rappresentare un incentivo per chi desidera avviare un’attività autonoma.

La nuova riforma fiscale prevede che coloro che avvieranno un’attività come lavoratori autonomi, imprese, ditte o start-up possano aderire al regime forfettario con un’aliquota del 5% per i primi cinque anni, a condizione che il reddito annuo non superi gli 85.000 euro. Prima della riforma, il limite era di 65.000 euro.

Secondo la proposta di riforma della Meloni, se il reddito annuo rientra entro il limite stabilito, è ancora possibile rimanere nel regime forfettario con un’aliquota del 15%. Altrimenti, sarà necessario aderire al regime fiscale ordinario, con un’aliquota fiscale del 23%. Il governo sta persino valutando la possibilità di aumentare il limite di reddito annuo fino a 100.000 euro, un valore molto attraente per molti dipendenti che desiderano intraprendere un’attività autonoma per ottenere maggiori guadagni.

Per aderire al regime forfettario, è necessario soddisfare alcuni requisiti, quali la residenza in Italia o la produzione di almeno il 75% del reddito nel Paese, avere ricavi entro gli 85.000 euro annui, non aver beneficiato di altri regimi speciali IVA o regimi forfettari e non essere titolari di società di persone, associazioni professionali o Srl.

Inoltre, è richiesto di non avere partecipazioni di controllo in Srl il cui scopo sia direttamente o indirettamente correlato all’attività svolta con impresa individuale con partita IVA, di non emettere fatture per datori di lavoro con cui si abbia un rapporto di lavoro in corso o nei due anni precedenti e di non vendere immobili, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi.

Partita IVA forfettaria: cambia tutto e dal 15% passa al 5% | La Meloni stravolge la normativa

Le agevolazioni del Governo Meloni sulle partite Iva prevedono una tassazione ridotta. Chi avvia un’attività in proprio può scegliere il regime forfettario, che garantisce un’aliquota fiscale ridotta. Questo regime prevede un’