Smart working: la svolta che solleva un sospiro di sollievo per tantissimi lavoratori

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La pandemia di COVID-19 ha portato numerosi cambiamenti nella vita delle persone, soprattutto per quanto riguarda il mondo del lavoro. Uno dei cambiamenti più significativi è stato l’introduzione dello smart-working, una modalità di lavoro da casa che ha permesso a molte persone di conciliare il tempo dedicato al lavoro con la vita familiare. Tuttavia, con la fine dell’emergenza sanitaria, molte aziende hanno abbandonato questa modalità, ma potrebbero esserci importanti novità in arrivo per alcune categorie di lavoratori.

È indiscutibile che lo smart-working abbia aiutato molte persone in Italia. Ha permesso di lavorare da casa rimanendo in contatto con la famiglia, ed è stato vantaggioso dal punto di vista economico, riducendo le spese di trasporto e carburante. Tuttavia, sembra che questa modalità stia gradualmente scomparendo. Molte aziende hanno abbandonato lo smart-working dal 30 giugno scorso, privando così i propri dipendenti della possibilità di usufruirne. Tuttavia, recentemente è emersa una nuova speranza, in quanto alcune categorie di lavoratori potranno ancora utilizzare lo smart-working.

La proroga dello smart-working sarà molto utile soprattutto per le famiglie con figli di età inferiore ai 14 anni. Grazie a questa proroga, un numero molto maggiore di persone potrà beneficiare di questa modalità di lavoro. La novità più significativa riguarda il mondo scolastico, con un nuovo accordo che coinvolge oltre 1,2 milioni di dipendenti. L’accordo prevede un aumento dello stipendio mensile di 124€ per i docenti e 190€ per i direttori e il personale amministrativo. Anche per il personale ATA sono garantiti gli stessi diritti, e sono stati introdotti tre giorni di permesso per il personale scolastico e per i lavoratori a tempo determinato.

Tutte queste novità sono state possibili grazie al nuovo contratto della scuola, negoziato tra l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni e i sindacati del settore dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Grazie a un finanziamento di 48 milioni di euro, il personale ATA avrà diritto a 18 ore di permesso retribuito per motivi personali e familiari durante l’anno scolastico. Inoltre, il lavoro da casa è stato regolamentato, dando la possibilità di scegliere tra lavoro remoto e lavoro agile.

Per quanto riguarda il lavoro remoto, ci sono dei vincoli temporali da rispettare. Il lavoratore ha gli stessi doveri di chi lavora in ufficio e gli stessi diritti. Lo stesso vale per il lavoro agile, i diritti e i doveri sono gli stessi.

Smart working, tantissimi lavoratori potranno tirare un sospiro di sollievo, ecco cosa cambia

La pandemia di COVID-19 ha portato numerosi cambiamenti nel mondo del lavoro, in particolare con l’introduzione dello smart-working, che consente di lavorare da casa. Tuttavia, molte aziende in Italia hanno abbandonato questa modalità una volta terminata l’emergenza. Tuttavia, alcune categorie di lavoratori potrebbero continuare a beneficiarne. Tra di esse, il mondo scolastico, che ha firmato un nuovo accordo che coinvolge oltre 1,2 milioni di dipendenti, con un aumento dello stipendio per i docenti e il personale amministrativo. Anche il personale ATA ha diritto a permessi e sono stati introdotti tre giorni di permesso per il personale scolastico e a tempo determinato. Queste novità sono emerse in seguito al nuovo contratto della scuola, grazie a un accordo tra l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni e i sindacati. Il lavoro da casa è stato regolamentato, con la possibilità di scegliere tra lavoro remoto e lavoro agile. Entrambe le modalità prevedono gli stessi diritti e doveri dei lavoratori in loco.