Shock! I pensionati che vanno all’estero perderanno l’assegno di 500 euro: scoppia la polemica!

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Un numero sempre crescente di pensionati italiani ha deciso o sta considerando seriamente l’idea di trasferirsi all’estero al fine di vivere in modo più dignitoso. Questa scelta è spesso motivata dalla volontà di evitare un sistema fiscale fuori controllo e il caro vita che caratterizzano l’Italia. Esistono molti paesi in cui è possibile vivere dignitosamente con una somma mensile di poche centinaia di euro. Di conseguenza, molti pensionati, basandosi esclusivamente sulla pensione minima, preferiscono trascorrere gli ultimi anni della loro vita all’estero.

Le destinazioni più popolari per questi pensionati sono il Nord Africa, Malta, Cipro, isolotti in Grecia o in Turchia e le Canarie. Ci sono anche coloro che scelgono l’Europa dell’Est come luogo di residenza. In tutti questi luoghi, il costo della vita è molto più basso e la tassazione sulle entrate provenienti dall’estero è spesso minima. Tuttavia, sorge un problema: non tutti i pensionati possono sfruttare questa possibilità. Infatti, alcuni di loro rischiano di perdere un assegno di 500 euro.

L’assegno in questione è l’assegno sociale, una somma garantita dallo Stato come forma di sostegno a coloro che hanno un reddito basso e non possono contare su una pensione sufficiente. Questo beneficio è rivolto a cittadini con più di 67 anni e condizioni economiche disagiate. Il limite di reddito da non superare è di 6.542,51 euro per i richiedenti non coniugati e oltre 13.000 euro per le coppie. Per il 2023, l’assegno sociale ammonta a 503,27 euro e viene erogato per tredici mensilità.

Tuttavia, ci sono situazioni in cui l’assegno sociale sale a 1.000 euro al mese, ad esempio in caso di disabilità. Purtroppo, questo assegno non è disponibile per i pensionati che si trasferiscono all’estero. In pratica, coloro che percepiscono l’assegno sociale e si trasferiscono alle Canarie o in altri luoghi, perdono questo sostegno.

L’assegno sociale è un beneficio di carattere provvisorio e ogni anno è necessaria una verifica per garantire che il richiedente soddisfi tutti i requisiti previsti dalla legge. Oltre al requisito reddittuale, c’è anche il requisito della residenza effettiva in Italia. Basta risiedere all’estero per più di 29 giorni per perdere il diritto all’assegno pensionistico di 500 euro.

Pertanto, è importante sottolineare che non è possibile sopravvivere all’estero sfruttando un assegno previdenziale nazionale. Il legislatore ha deciso che i 500 euro devono essere erogati solo a coloro che si trovano in una situazione economica di estrema difficoltà e vivono nel territorio italiano.

Pensionati: se vai all’estero perdi l’assegno di 500 euro | La mazzata stupisce e crea polemiche

Molti pensionati italiani si sono trasferiti o vogliono trasferirsi all’estero per vivere in modo più dignitoso, ma ora rischiano di perdere l’assegno previdenziale. Questo perché molti pensionati, basandosi solo sulla pensione minima, preferiscono trascorrere gli ultimi anni della loro vita all’estero, dove il costo della vita è più basso e la tassazione sulle entrate dall’estero è minima. Tuttavia, non tutti i pensionati possono sfruttare questa possibilità, in quanto alcuni rischiano di perdere un assegno di 500 euro, chiamato assegno sociale, che viene fornito dallo Stato come forma di sostegno a chi ha un reddito basso e non ha una pensione adeguata. Questo assegno è destinato ai cittadini che hanno compiuto 67 anni e si trovano in condizioni economiche disagiate. Tuttavia, chiunque riceva l’assegno sociale e si trasferisca all’estero, come alle Canarie, perderà il sostegno. Per mantenere il diritto a questo assegno, è necessario possedere tutti i requisiti richiesti dalla legge, compreso il requisito di residenza effettiva in Italia. In sintesi, non è possibile sopravvivere fuori dall’Italia sfruttando un assegno previdenziale nazionale, in quanto il legislatore ha stabilito che i 500 euro debbano essere versati solo a coloro che vivono in Italia in situazioni di difficoltà economica.