Shadow Gambit: La Ciurma Maledetta | Recensione EPICA PC | La X segna il punto

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Nel panorama dei videogiochi di nicchia, accanto ai giochi per PC, si annoverano i giochi stealth strategici. Un genere che viene subito associato al nome Commandos, che rappresenta un’autorità indiscussa in questo campo. Tuttavia, ci sono sviluppatori che cercano costantemente nuovi strumenti e prodotti per ravvivare l’interesse per questo genere. Uno di questi è Mimimi Games, che ci presenta il loro ultimo prodotto, Shadow Gambit: The Cursed Crew, che rappresenta un vero e proprio sequel di Shadow Tactics: Blades of the Shogun, ma con una trama e un contesto molto diversi.

Shadow Gambit: The Cursed Crew ci porta in un mondo alternativo in cui i Caraibi sono infestati da maledizioni e dall’influenza occulta degli abissi, un’atmosfera tanto terrificante quanto misteriosa, che richiama quasi le atmosfere di Lovecraft. In risposta all’influenza dell’Abisso, nasce un culto di fanatici che venera la fiamma purificatrice, la quale brucia tutto ciò che è corrotto e maledetto.

La protagonista, Afia Manicato, è una pirata dannata che si ritrova a camminare sulla terra anche dopo la morte. Come ogni buon pirata, è alla ricerca del tesoro del leggendario Capitano Mordechai Occhio Nero. La sua ricerca parte dalla nave del capitano, La Red Marley, una nave spettrale guidata da uno spirito necromatico e una ciurma di scheletri. Fin da subito Afia e La Red Marley si scontreranno con l’Inquisitrice Ignacia e i suoi piani per trovare il tesoro in una corsa contro il tempo. Per riuscirci, Afia e la sua ciurma dovranno prima riunire i sette pirati dannati del Capitano Mordechai, ognuno con la propria storia e i propri poteri.

La scrittura di Shadow Gambit è intelligente e svolta con intelligenza: se la rivalità con Ignacia e la ricerca del tesoro sono sempre serie e piene di tensione, i personaggi sono geniali e quasi goliardici. La morte e la lunga permanenza nella nave hanno fatto sì che i pirati perdano qualche rotella. Affrontare la ricerca del tesoro e la spietata Ignacia in compagnia della ciurma regala un dualismo che ricorda Pirati dei Caraibi, ma con le caratteristiche tipiche di un gioco di ruolo, ovvero una banda di personaggi competenti, ma un po’ idioti, che compiono azioni spettacolari nel bel mezzo del caos.

Il gameplay di Shadow Gambit è semplice e si divide in due momenti principali: le missioni e la gestione della nave. Sulla nave, è possibile interagire con gli altri pirati, approfondire la storia dei personaggi attraverso i “Racconti della ciurma” e dialoghi tra Afia e gli altri pirati. Inoltre, dalla nave si possono scegliere le missioni da affrontare. Il gioco offre una serie di mappe e missioni da completare, senza richiedere un ordine specifico. Tuttavia, nella missione vanno portati almeno tre pirati. A differenza di altri giochi, in Shadow Gambit non si parte con personaggi predefiniti, ma si possono scegliere liberamente i membri della ciurma. Questo favorisce la sperimentazione del giocatore e il riciclo dei pirati nelle missioni. Infatti, compiere missioni con pirati diversi permette di ottenere punti potere che possono essere utilizzati per acquisire potenziamenti per i personaggi. Inoltre, il gioco premia anche la sperimentazione e il divertimento, poiché ci sono sinergie tra i personaggi che permettono di affrontare le missioni in modi diversi e creativi.

Shadow Gambit presenta un’interfaccia grafica stile cell shading, che risulta ispirata e funzionale. I modelli dei personaggi potrebbero non essere molto dettagliati, ma il design estetico, delle mappe e specialmente dei personaggi è memorabile. Ogni personaggio racconta la propria storia e personalità anche solo attraverso le illustrazioni. Le mappe e il level design sono curati, offrendo ambientazioni piacevoli da esplorare.

Shadow Gambit: The Cursed Crew rappresenta sicuramente un passo avanti rispetto al suo predecessore, risultando più divertente e premiando maggiormente la creatività del giocatore. Tuttavia, Mimimi Games ha ancora spazio per perfezionare il genere e offrire un’esperienza ancora più ricca e coinvolgente.

Shadow Gambit: The Cursed Crew | Recensione (PC) | La X segna il punto

Nel panorama dei videogiochi di nicchia, accanto ai videogiochi per PC, c’è un genere chiamato giochi stealth strategici. E uno dei nomi più noti in questo genere è Commandos. Mimimi Games è uno sviluppatore che cerca di ravvivare questo genere e oggi vi parleremo del loro ultimo gioco, Shadow Gambit: The Cursed Crew. Questo è sia un sequel di Shadow Tactics: Blades of the Shogun, sia un gioco molto diverso in termini di contesto e narrazione. Ambientato in un mondo alternativo dei Caraibi infestato da maledizioni e influenze oscure, il gioco presenta una protagonista, Afia Manicato, che è una pirata dannata alla ricerca del tesoro del Capitano Mordechai Occhio Nero. Per trovare il tesoro, Afia deve reclutare altri sette pirati dannati e affrontare l’Inquisitrice Ignacia. La trama del gioco è interessante e piena di colpi di scena, mentre i personaggi hanno scritture intelligenti e divertenti. Il gameplay del gioco si divide tra le missioni e la nave, e offre la possibilità di scegliere l’ordine delle missioni e di sperimentare con diverse combinazioni di personaggi. Il sistema di potenziamento premia la sperimentazione e il divertimento del giocatore. I livelli del gioco sono interessanti, anche se un po’ lineari, ma nel complesso offre molte ore di gioco e contenuti. Dal punto di vista grafico, il gioco adotta uno stile cell shading funzionale e i personaggi sono ben progettati. L’unico difetto riguarda l’interfaccia grafica, che può creare confusione in determinate situazioni. Il comparto sonoro del gioco è ben realizzato e i doppiaggi sono fantastici. In conclusione, Shadow Gambit: The Cursed Crew è un gioco divertente che offre una ventata di aria fresca nel genere dei giochi stealth strategici.