Sea of Stars | Una straordinaria avventura stellare che brilla tra i nuovi titoli – Recensione appassionante!

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Sea of Stars afferma con determinazione che grazie all’indie underground, i JRPG stanno vivendo una rinascita eccezionale. Se con Chained Echoes abbiamo avuto la chiara dimostrazione che nulla rimane immobile e che esiste sempre un modo per rinnovare un genere e farlo uscire da vecchie e cattive abitudini, con Sea of Stars arriva un messaggio forte e chiaro: quando si raggiungono livelli di eccellenza così elevati, anche le grandi major sono costrette ad adattarsi e cambiare. Se Square Enix si limita a riproporre vecchi classici e trascurare le proprie punte di diamante con budget esigui, puntando tutto su progetti altisonanti che hanno completamente alterato la propria identità, c’è un nuovo fermento al di fuori del Giappone che non può più essere ignorato o sottovalutato. Se colossi come Atlus e le etichette di media grandezza resistono ancora, è principalmente perché i JRPG sono già da diversi anni in cima alle classifiche; ma quanto può durare questa fiamma prima di consumarsi di nuovo rapidamente?

Sea of Stars racconta la storia dei due figli del solstizio, Zale e Valere, che combinano rispettivamente il potere del sole e della luna per eseguire la Magia dell’Eclissi, l’unico potere in grado di contrastare le forze maligne che minacciano il mondo. L’alchimista Fleshmancer, insieme alle creature evocate che cercano di sovvertire l’ordine di quel luogo devastato dal conflitto, possono essere fermati solo da coloro il cui destino è segnato da grandi imprese future.

Sea of Stars incorpora il meglio di tutto il genere. Dopo un addestramento duro e aver compreso appieno cosa li aspetta nell’avventura, Zale e Valere, insieme all’amico Garl che offre il suo pieno supporto nonostante il suo nome non sia scritto nelle stelle, si imbarcano in un’avventura che può essere completata agevolmente in meno di trenta ore, includendo anche tutti gli extra previsti. Alcuni nostalgici potrebbero lamentare una durata poco soddisfacente, considerando il genere di appartenenza, ma Sabotage Studio è qui per far capire che la quantità fine a se stessa non serve a nulla ed è dannosa per un’opera che vuole concentrare tutti gli elementi chiave, eliminando ciò che è inutile e risolvendo le controversie che hanno alimentato dibattiti senza fine.

Prima di arrivare al punto, è giusto dire che Sea of Stars racconta una storia relativamente leggera e dai toni morbidi, senza cadere nei cliché tipici dei JRPG con trame adolescenziali ormai banali. I due protagonisti, paradossalmente, potrebbero beneficiare di un maggior approfondimento delle loro storie personali legate al passato, mentre i comprimari risultano più definiti e con spunti narrativi più interessanti. Tuttavia, il ritmo e la capacità di offrire sempre nuove e ottime novità non mancano mai, il che è estremamente positivo per un JRPG che di solito richiede tempo per sbocciare.

In Sea of Stars non sarete costretti a fare grinding, non ci sono missioni secondarie create solo per allungare inutilmente le ore di gioco, non ci sono le noiose dilatazioni tipiche che oggi annoiano il pubblico e semplicemente non funzionano più. Ciò non significa che non ci siano momenti divertenti, situazioni in cui dovrete saltare da un punto all’altro o ripetere alcuni combattimenti che avevate sottovalutato. Sea of Stars prende il meglio di tutto il genere, lo inserisce con eleganza in un’esperienza solida e quasi priva di debolezze, e aggiunge novità in grado di attenuare la ripetitività delle azioni e di variare al massimo gli scontri, l’esplorazione e i passaggi.

Quanto riguarda quest’ultimi, dobbiamo dire senza ombra di dubbio che sono l’aspetto che ci ha colpito di più, anche più del sistema di combattimento e del meraviglioso comparto artistico. Questo perché il modo in cui lo studio di sviluppo ha reso moderno il progresso attraverso le aree, superando le ridicole e incomprensibili limitazioni che ancora da anni ci trasciniamo come un pesante fardello. Nell’era d’oro dei JRPG, sognavamo di esplorare così liberamente e approfonditamente gli scenari, e quando ci capitava di farlo anche solo in minima parte, dovevamo seguire obbligatoriamente le uniche strade disponibili mentre guardavamo il livello inferiore o superiore a cui saremmo giunti dopo chissà quante ore di incontri casuali, fatiche e con il rischio di dover ricominciare dall’ultimo punto di salvataggio. Era frustrante, inutile e tutto molto disorganizzato.

Fedele alla tradizione, ma anche moderno, Sea of Stars vi permette di arrampicarvi, scendere e salire gradini, tuffarvi in mare per nuotare liberamente, saltare su piattaforme e prendere vie alternative senza soluzione di continuità rispetto al percorso principale. E quando incontrate ostacoli o crepacci da superare, il gioco vi fornisce gli strumenti necessari per raggiungere zone che inizialmente erano irraggiungibili. A ciò si aggiunge una gestione dei dungeon più complessa ma allo stesso tempo divertente, che alterna semplici enigmi ambientali a puzzle che richiedono l’utilizzo dei nuovi strumenti. La traversata in Sea of Stars elimina le frustrazioni che i giochi di ruolo di questo tipo hanno trascinato per decenni.

Ad esempio, una delle abilità vi permette di emettere un potente soffio dalla mano in grado di spostare grandi blocchi, a volte lungo binari predefiniti, altre volte in modo libero. Con il rampino, chiamato Graplou nel gioco, potete aggrapparvi a sporgenze che si trovano nel terreno, oppure avvicinarvi rapidamente a un nemico e iniziare lo scontro con un piccolo vantaggio. Quando colpite un nemico in modo preventivo, gli avversari rilasciano piccole sfere magiche che possono essere utilizzate in seguito come meglio decide il giocatore. Se si ritiene il momento giusto per attaccare con una potente magia o con

Sea of Stars | Recensione – Lì, tra le stelle più luminose

Sea of Stars è un gioco indie che dimostra come i JRPG stiano vivendo una rinascita grazie all’underground indie. Questo messaggio è un chiaro segnale che anche le grandi case di produzione, come Square Enix, devono adattarsi e cambiare quando toccano livelli di eccellenza. Sea of Stars racconta la storia di Zale e Valere, i due figli del solstizio, che utilizzano il potere del sole e della luna per contrastare le forze maligne. Il gioco riesce a combinare tutti gli elementi migliori del genere e a eliminare tutte le vecchie convenzioni che affliggono i JRPG. Nonostante una trama leggera, il gioco offre un ritmo coinvolgente e avvincente. Inoltre, la gestione dell’esplorazione è un elemento particolarmente apprezzato poiché permette di muoversi liberamente senza limitazioni insensate. Il dungeon crawling è più complesso e coinvolgente e richiede l’utilizzo di nuovi strumenti. Il sistema di combattimento offre varietà e coinvolgimento, permettendo al giocatore di prendere parte attiva agli scontri anziché limitarsi a dare comandi dal menu. L’unica pecca del gioco potrebbe essere la scarsità di opzioni e variabili, ma rimane comunque un ottimo titolo indie.