Mentre prosegue il dibattito animato tra Zuckerberg ed Elon Musk sul “copia-incolla” di Threads, la nuova piattaforma di microblogging di Meta (chiaramente ispirata ai cinguettii), l’azienda inizia a chiarire anche gli aspetti economici della sua evoluzione.
In particolare, Adam Mosseri, il capo di Instagram, ha spiegato che Threads è ancora in fase troppo iniziale per parlare di monetizzazione e pubblicità.
Le sue parole sono state poi confermate e ribadite da Mark Zuckerberg stesso e riflettono ciò che Mosseri aveva già dichiarato a The Verge qualche ora prima: “Se avremo successo, se creeremo qualcosa che la gente ama e continuerà ad utilizzare, sono sicuro che lo monetizzeremo. E sono abbastanza sicuro che utilizzeremo gli annunci pubblicitari. Al momento, non siamo concentrati sulla monetizzazione. Siamo molto, molto più focalizzati su rendere l’applicazione piacevole da utilizzare per le persone”.
Ancora una volta, in risposta a un utente, Zuckerberg ha spiegato che il loro approccio a Threads sarà lo stesso degli altri loro prodotti: prima di tutto, cercano di far sì che il prodotto funzioni bene, e solo successivamente valuteranno la possibilità di portarlo verso il miliardo di utenti e pensare alla monetizzazione.
Nonostante alcuni brand siano già presenti sulla piattaforma e gran parte del traffico sia gestito dai social media manager, Threads rimane una piattaforma senza pubblicità. Tuttavia, dopo aver raggiunto i 10 milioni di utenti nelle prime 7 ore di lancio, l’obiettivo dell’azienda sembra non essere così lontano.
Si può monetizzare su Threads? “È troppo presto”, parola di Zuckerberg
L’azienda Meta, di proprietà di Mark Zuckerberg, sta cercando di chiarire gli aspetti economici del suo nuovo prodotto, Threads. Il capo di Instagram, Adam Mosseri, ha spiegato che al momento la piattaforma non è pronta per la monetizzazione e la pubblicità. Tuttavia, se avranno successo e se la gente continuerà a utilizzare il prodotto, è probabile che inizieranno a monetizzarlo tramite inserzioni pubblicitarie. Zuckerberg ha ribadito che l’obiettivo principale è rendere la piattaforma popolare e funzionante prima di pensare alla monetizzazione. Nonostante la presenza di alcuni brand sulla piattaforma, al momento Threads non genera profitti. Tuttavia, dopo aver raggiunto 10 milioni di utenti nelle prime 7 ore, sembra che l’azienda sia sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo.
