Gli attuali prezzi della benzina e del diesel incrementano costantemente, una situazione che preoccupa le associazioni dei consumatori. Assoutenti, ad esempio, ha lanciato un allarme affermando che su alcune tratte autostradali, il prezzo della benzina in modalità servito è arrivato addirittura a 2,5 euro al litro.
Tuttavia, il Governo ritiene che la situazione sia sotto controllo. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha riconosciuto che ci sono stati aumenti dei costi dei carburanti, ma ha dichiarato che non ci sarà alcun intervento sulle accise, come accaduto in passato.
Urso ha sottolineato che il taglio delle accise fu effettuato dal Governo precedente a causa dell’incremento significativo dei carburanti e del gas a causa della guerra in Ucraina, una situazione che al momento non si verifica. Pur avendo una tassazione più elevata sui carburanti rispetto ad altri Paesi, l’Italia ha un prezzo industriale inferiore a quello di Francia, Germania e Spagna.
Pertanto, non ci saranno interventi diretti sul prezzo dei carburanti. Secondo il Ministro, l’introduzione del cartello con il prezzo medio che le stazioni di rifornimento dovranno esporre, a partire dal primo agosto, sarà sufficiente.
Il prezzo medio attuale è di 1,91 euro per la benzina e 1,76 euro per il diesel. I cartelli delle stazioni di rifornimento dovranno indicare questi prezzi, consentendo ai cittadini di decidere se fare rifornimento da chi offre prezzi più alti. Nel caso in cui il prezzo si discosti significativamente da quello medio, è possibile segnalarlo al ministero. Si tratta di un’operazione di trasparenza.
Pertanto, da oggi entra in vigore la novità più importante introdotta dal “Decreto Carburanti”, ovvero l’obbligo per i gestori delle stazioni di servizio di esporre i prezzi medi dei carburanti, accanto ai propri prezzi praticati. I gestori delle stazioni dovranno esporre questo cartello con adeguata evidenza all’interno del proprio punto vendita e aggiornarlo quotidianamente.
Il cartellone con i prezzi medi dovrà essere posizionato all’interno dell’area di rifornimento, garantendo la necessaria visibilità nel rispetto delle condizioni di sicurezza.
Caro carburanti, niente taglio delle accise. Scatta l’obbligo di esporre i prezzi medi
I prezzi della benzina e del diesel stanno aumentando, preoccupando le associazioni dei consumatori. Assoutenti ha lanciato un allarme riguardo al fatto che il prezzo della benzina su alcune autostrade può arrivare fino a 2,5 euro al litro. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ritiene che la situazione sia sotto controllo e che non sarà necessario intervenire sulle accise come fatto in passato. Urso afferma che i prezzi dei carburanti sono aumentati leggermente, ma che in Italia la tassazione è più elevata rispetto ad altri paesi europei. Non ci saranno interventi diretti, ma è stata introdotta la novità che le stazioni di rifornimento devono esporre i prezzi medi dei carburanti tramite cartelli. Se il prezzo si discosta molto dal prezzo medio, i cittadini possono denunciarlo al ministero. Questa misura è considerata un’operazione di trasparenza. L’obbligo degli esercenti di stazioni di servizio di esporre i prezzi medi dei carburanti è la novità più importante del Decreto Carburanti, e i cartelli devono essere aggiornati quotidianamente e visibili all’interno dell’area di rifornimento.