La Commissione europea ha avviato un’indagine ufficiale nei confronti di Microsoft per presunta violazione delle norme antitrust. La questione riguarda il fatto che il software Teams è stato raggruppato alla suite di produttività Office. L’obiettivo dell’indagine dell’UE è quello di verificare se Microsoft abbia infranto le regole della concorrenza. Margrethe Vestager, vicepresidente esecutivo responsabile della politica di concorrenza presso la Commissione europea, ha dichiarato che gli strumenti di comunicazione e collaborazione a distanza, come Teams, sono diventati indispensabili per molte aziende in Europa e quindi è fondamentale garantire la competitività dei mercati di tali prodotti e la libertà di scelta delle aziende stesse. L’indagine è finalizzata a verificare se il raggruppamento delle suite di produttività di Microsoft con Teams possa costituire una violazione delle norme antitrust dell’UE.
Microsoft ha risposto alla denuncia dichiarando di rispettare il lavoro della Commissione europea su questo caso e di prendere seriamente le sue responsabilità. L’azienda si impegna a collaborare con la Commissione e a trovare soluzioni che risolvano le preoccupazioni sollevate. È importante sottolineare che Microsoft aveva già precedentemente incluso Teams nelle sue sottoscrizioni di Office.
La denuncia originaria, presentata da Slack nel 2020, affermava che Microsoft aveva “collegato illegalmente” Teams a Office, installandolo forzatamente per milioni di utenti e impedendone la rimozione, nascondendo inoltre il vero costo per i clienti aziendali. Questa denuncia ha portato all’attuale indagine ufficiale per violazione delle norme antitrust. Nonostante Microsoft abbia proposto di interrompere il raggruppamento dei prodotti, sembra che questa offerta non sia stata sufficiente per evitare l’indagine ufficiale in corso.
È interessante notare che Microsoft ha anche deciso di rimuovere l’integrazione di Teams in Windows 11. Questo è il primo caso, dopo quasi 15 anni, in cui Microsoft è oggetto di un’indagine antitrust nell’UE. In passato, l’UE ha già indagato sulla questione del raggruppamento di Windows Media Player e Internet Explorer. Nel 2009, Microsoft ha dovuto vendere una versione “Windows 7 E” del sistema operativo in Europa senza Internet Explorer integrato e implementare una schermata di scelta del browser web nel sistema operativo Windows.
L’antitrust UE indaga su Microsoft per il raggruppamento di Teams in Office
La Commissione europea ha avviato un’indagine formale nei confronti di Microsoft per presunte violazioni delle norme antitrust riguardanti il raggruppamento del software Teams con la suite di produttività Office. L’indagine si concentrerà sull’esaminare se Microsoft abbia infranto le regole della concorrenza. Microsoft ha dichiarato di collaborare con la Commissione e di impegnarsi per trovare soluzioni che risolvano le preoccupazioni espresse. La denuncia originaria è stata presentata da Slack nel 2020, affermando che Microsoft aveva collegato illegalmente Teams a Office e installandolo forzatamente per milioni di utenti. Questo è il primo caso di indagine antitrust nei confronti di Microsoft nell’UE dopo due casi riguardanti il raggruppamento di Windows Media Player e Internet Explorer. In passato, Microsoft è stata costretta a vendere una versione senza Internet Explorer integrato e implementare una schermata per la scelta di un browser web nel suo sistema operativo Windows.