Scopri le critiche di un ex dirigente Apple sul processo di approvazione dell’App Store: una prospettiva interna turbolenta

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Phillip Shoemaker, ex direttore dell’App Store e responsabile delle approvazioni delle app principali fino al 2016, ha recentemente criticato pubblicamente Apple per le rigide regole che governano l’App Store. In un’intervista concessa a MobileGamer.biz, l’ex dirigente, attualmente CEO di Identity.com, ha affermato che le linee guida dell’App Store sono complicate e ha incolpato Phil Schiller per il rifiuto di molte app.

Secondo Shoemaker, le regole dell’App Store sono state scritte in modo intenzionalmente interpretabile per dare ad Apple il potere di decidere quali app permettere sulla piattaforma. L’idea iniziale era di iniziare in questo modo e poi perfezionare le regole nel tempo, ma Shoemaker sostiene che Apple non ha fatto alcuno sforzo per semplificarle nel corso degli anni.

Inoltre, Shoemaker ha espresso la sua critica anche riguardo alla commissione del 30% che Apple applica sugli acquisti all’interno dell’App Store. Secondo lui, questa tassa aveva senso nel 2009, quando Apple stava creando una nuova piattaforma e fornendo strumenti innovativi. Tuttavia, Shoemaker ritiene che oggi Apple potrebbe ridurre le commissioni e comunque guadagnare una buona quantità di denaro.

Nonostante le sue critiche, sembra che Shoemaker nutra un rancore personale nei confronti di Phil Schiller, ex vicepresidente del marketing di Apple e attuale consulente del team dell’App Store. Shoemaker sostiene che Schiller dovrebbe uscire dallo scenario dell’App Store e lasciare che figure più progressiste, come Eddy Cue e Greg Jozwiak, prendano il controllo. Inoltre, Shoemaker afferma che se Schiller non darà un passo indietro, i tribunali potrebbero intervenire per apportare modifiche.

Queste dichiarazioni rivelano la preoccupazione di Shoemaker riguardo alle linee guida dell’App Store e all’impatto che esse hanno sulle app e gli sviluppatori che operano sulla piattaforma. È evidente che Shoemaker desidera un approccio più chiaro e coerente da parte di Apple, ritenendo che ciò sia necessario per assicurare la giusta regolamentazione dell’App Store.

In ultima analisi, la critica di Shoemaker solleva importanti questioni sull’App Store e sul suo ruolo nel settore delle app. Le dichiarazioni dell’ex dirigente espone le sue opinioni e sollevano delle sfide che Apple dovrà affrontare per garantire un ambiente equo e trasparente per gli sviluppatori e gli utenti dell’App Store.

Un ex dirigente Apple critica il processo di approvazione dell’App Store

Phillip Shoemaker, l’ex direttore dell’App Store, ha criticato pubblicamente Apple per le rigide regole dell’App Store. Ha affermato che le linee guida sono complicate e ha incolpato Phil Schiller per aver rifiutato molte app. Shoemaker ha anche preso posizione contro la commissione del 30% dell’App Store, sostenendo che Apple potrebbe ridurla senza perdere troppo denaro. Sembrerebbe che provi rancore personale nei confronti di Schiller, che ancora lavora come consulente per il team dell’App Store. Secondo Shoemaker, Schiller segue ancora gli ideali di Steve Jobs e ciò potrebbe portare a modifiche nei tribunali.