Scopri le app più pericolose per i bambini – Un sito ti svela tutto

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Il mercato delle applicazioni è vasto e in continua espansione, con nuove app che vengono pubblicate quotidianamente su App Store di iOS ed Android. Questa situazione comporta una serie di pericoli sia per gli utenti più esperti che per i più giovani, ma esiste un sito web che si rivolge proprio a quest’ultima categoria.

The App Danger Project è un sito web ancora in versione beta che ha l’obiettivo di proteggere i bambini da eventuali pericoli presenti nelle app. Questo progetto è stato anche menzionato dal New York Times ed è rivolto principalmente ai genitori, i quali possono verificare in modo semplice e veloce se una determinata app è sicura per i propri figli.

Il sito si avvale dell’intelligenza artificiale per analizzare le recensioni lasciate dagli utenti su App Store e Play Store, allo scopo di valutare l’affidabilità delle app. Grazie a questo sistema, vengono individuate parole e comportamenti che potrebbero essere considerati illeciti o pericolosi per i bambini.

The App Danger Project ha già ottenuto un notevole successo negli Stati Uniti e, nonostante non contenga pubblicità, ha ricevuto donazioni dall’Università del Massachusetts per coprire i costi di gestione del progetto.

Attualmente, i creatori del sito hanno scoperto che il 20% delle 550 app di social network presenti su App Store e Play Store ha ricevuto almeno due reclami riguardo a contenuti per minori, come abusi sessuali e materiale non consentito.

Quali app rappresentano un pericolo per i più piccoli? Un sito punta a scoprirlo

Il testo parla di un sito web chiamato “The App Danger Project” che è stato creato per proteggere i bambini dai pericoli delle applicazioni presenti sui vari App Store. Il sito utilizza l’intelligenza artificiale per valutare la sicurezza delle applicazioni sulla base delle recensioni degli utenti. Il progetto ha avuto successo negli Stati Uniti e ha ricevuto donazioni per coprire i costi. Attualmente, il sito ha scoperto che il 20% delle app di social network presenti sugli store aveva reclami riguardanti contenuti pericolosi per i minori.