Potrebbe essere capitato a tutti di imbattersi in offerte che sembravano essere una vera e propria truffa, sia nei negozi fisici che online. Tuttavia, a partire dal 1 luglio 2023, la direttiva omnibus interviene per porre fine a questa pratica dei falsi sconti. Vediamo di seguito come cambieranno i prezzi delle offerte pubblicizzate su carta e online.
L’obiettivo principale della direttiva Omnibus è quello di promuovere la trasparenza dei prezzi per garantire una maggiore tutela dei consumatori. Una delle disposizioni chiave della direttiva è l’obbligo per i negozianti di indicare chiaramente il prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti all’acquisto. Questo permette ai consumatori di avere accesso a informazioni accurate sulle variazioni dei prezzi e di evitare trappole ingannevoli.
Prima dell’introduzione di questa direttiva, molte aziende avevano l’abitudine di creare un’illusione di sconti, indicando prezzi scontati rispetto a un prezzo di listino originale. Ad esempio, se un oggetto aveva un prezzo di listino di 100 euro e veniva venduto a 80 euro, spesso il negoziante indicava un prezzo scontato di 90 euro, dando l’illusione di uno sconto di 10 euro. Con la direttiva Omnibus, invece, il negozio che vuole vendere il prodotto a 90 euro deve indicare il prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti, ovvero 80 euro.
Questa disposizione ha già avuto degli effetti curiosi: alcune grandi catene di elettronica hanno indicato prezzi più alti rispetto a quelli “tagliati”. Molti si sono chiesti se si trattasse di un errore, poiché fino ad ora era impossibile che il prezzo proposto fosse più alto di quello barrato in sottofondo.
È importante sottolineare che nel caso in cui un volantino o un sito web non pubblicizzi un prodotto come scontato, sarà sufficiente indicare solo il prezzo di vendita, senza fare riferimento al prezzo inferiore praticato nei 30 giorni precedenti.
Per garantire l’applicazione di queste disposizioni, la direttiva Omnibus introduce sanzioni severe per le aziende che violano le direttive. Inoltre, promuove la collaborazione tra le autorità di regolamentazione e le piattaforme di e-commerce per garantire il corretto rispetto delle norme. La sinergia tra settore pubblico e privato è fondamentale per creare un ambiente di mercato più equilibrato, in cui i consumatori possano fare scelte informate e consapevoli.
Al momento, abbiamo notato che alcune catene di negozi online hanno eliminato del tutto gli sconti sulla maggior parte dei prodotti. Molti oggetti che venivano indicati come scontati rispetto a un prezzo di listino superiore vengono ora presentati senza riduzione di prezzo, mostrando solo il prezzo di vendita. Amazon, invece, riporta il prezzo di vendita insieme al prezzo praticato negli ultimi 30 giorni. In alcuni casi, viene anche indicato il prezzo “consigliato” dal produttore.
Infine, è lecito chiedersi se questa direttiva funzioni davvero. Secondo il nuovo articolo 17 bis del Codice del Consumo, l’annuncio di una riduzione di prezzo deve indicare il prezzo precedente applicato dal venditore almeno 30 giorni prima della riduzione. Tuttavia, questa disposizione è obbligatoria solo quando il prodotto viene presentato come scontato. Quindi, se il prodotto non viene indicato come scontato, non è necessario indicare il prezzo precedente. Ciò potrebbe mettere il consumatore in difficoltà, poiché potrebbe accadere che il prezzo attuale, anche se inferiore rispetto al prezzo praticato nei 30 giorni precedenti, sia superiore al prezzo applicato il 31esimo giorno precedente.
In conclusione, la direttiva Omnibus mira a garantire trasparenza e fiducia nel processo di acquisto attraverso l’obbligo di indicare il prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti, evitando così i falsi sconti. Tuttavia, è importante rimanere consapevoli delle possibili interpretazioni errate della direttiva e delle precauzioni che i negozi online adottano per conformarsi ad essa.
Direttiva Omnibus per fermare i falsi sconti su volantini e siti web, funziona davvero?
La direttiva Omnibus, in vigore dal 1 luglio 2023, ha l’obiettivo di promuovere la trasparenza dei prezzi e porre fine ai falsi sconti. Sarà obbligatorio per i negozi indicare chiaramente il prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti all’acquisto, evitando così trappole ingannevoli. Prima di questa direttiva, molte aziende creavano un’illusione di sconti, indicando prezzi scontati in riferimento ai prezzi di listino originari. La direttiva prevede anche sanzioni severe per le aziende che violano le disposizioni. Alcune catene di negozi online hanno eliminato gli sconti e presentano i prodotti senza riduzione di prezzo. Alcuni negozi online, come Amazon, indicano anche il prezzo praticato negli ultimi 30 giorni. Tuttavia, ci sono alcune criticità nella direttiva, come il fatto che un prezzo attuale potrebbe essere ancora più alto rispetto al prezzo praticato nel giorno successivo ai 30 giorni precedenti. Inoltre, i negozi possono indicare un prezzo scontato solo quando il prezzo applicato nei 30 giorni precedenti è effettivamente più alto. Nonostante ciò, la direttiva garantisce maggiore trasparenza e fiducia nel processo di acquisto.