Un recente studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature, condotto dall’Università della California, si propone di rispondere a una delle domande più importanti e ricorrenti che l’umanità si sia mai posta. Secondo questo studio, è emerso che basterebbe un singolo fotone, la minima particella che compone la luce, per innescare la vita sulla Terra. Questa scoperta potrebbe portare a rivalutare l’importanza dei luoghi con maggiore esposizione solare.
I ricercatori hanno utilizzato un batterio fotosintetico, che potrebbe rappresentare l’antenato evolutivo comune anche alle piante, confermando ulteriormente l’importanza dei fotoni nella creazione della vita. Tuttavia, la realizzazione di questo esperimento è stata complessa e ha richiesto la collaborazione di ricercatori con competenze molto diverse, dall’ambito della fisica quantistica alla biologia e alla biochimica.
Per coloro che studiano la fotosintesi, è stata un’esperienza completamente nuova utilizzare strumenti di fisica quantistica su sistemi biologici complessi. Inoltre, questa scoperta si aggiunge alla lista di curiosità che mirano a spiegare meglio l’origine della vita sulla Terra, come la recente scoperta che i giorni sulla Terra non sono sempre stati di 24 ore.
Finora, molti studi si erano concentrati sul cosa accade dopo che un fotone viene assorbito, ma nessuno si era occupato del passaggio iniziale e di comprendere se un singolo fotone sia sufficiente per avviare l’intero processo. Questo studio rappresenta un enorme contributo teorico ed sperimentale alla comprensione dei meccanismi alla base della vita.
Com’è nata la vita sulla Terra? Rimarrai sorpreso dalla risposta
Uno studio pubblicato sulla rivista “Nature” dell’Università della California ha cercato di rispondere a una domanda fondamentale: come ha avuto inizio la vita sulla Terra? Secondo la ricerca, è stato scoperto che un singolo fotone (particella di luce) è sufficiente per innescare il processo di fotosintesi, che rappresenta la base della vita stessa. Gli scienziati hanno utilizzato un batterio fotosintetico per condurre l’esperimento, estendendo l’importanza della scoperta anche alle piante. La realizzazione di questo esperimento è stata particolarmente complessa e ha richiesto la collaborazione di esperti di fisica quantistica, biologia e biochimica. Questa scoperta si unisce ad altre curiosità sulla formazione della Terra e spiega come tutto ciò che ci circonda abbia avuto origine. Lo studio ha sottolineato che, nonostante sia stato fatto molto lavoro per capire ciò che accade dopo che un fotone viene assorbito, nessuno ha ancora indagato sul processo iniziale e se un singolo fotone può innescare l’intero processo.