Attraverso un’analisi approfondita di 2,6 milioni di post su Nextdoor, un gruppo di ricercatori è riuscito a predire il reddito degli utenti. I risultati della ricerca mostrano che i quartieri più abbienti tendono a pubblicare post più positivi, ma al contempo mostrano una sensibilità maggiore verso la criminalità. Inoltre, è emerso che le aree in cui si registra una maggiore ricchezza e meno criminalità sono anche quelle in cui i temi della criminalità e della sicurezza sono oggetto di discussione più frequente.
Questa scoperta suggerisce che le nostre attività online possono rivelare moltissime informazioni su di noi, anche dati che non intendevamo rendere pubblici. I maggiori beneficiari di queste informazioni potrebbero essere i social media, ai quali noi diamo esplicitamente il permesso di raccogliere e utilizzare i nostri dati. Se i social media riescono a comprendere con precisione la situazione sociale e il reddito di una persona, saranno in grado di utilizzare con maggior precisione il suo profilo.
“Il nostro studio dimostra che il testo postato dagli utenti nei quartieri poveri presenta delle differenze rispetto a quello generato nei quartieri più ricchi. I contenuti pubblicati online dagli utenti rivelano elementi socioeconomici: nei quartieri più abbienti, si registra una maggiore attività riguardante temi legati alla criminalità, ma in generale si percepisce un sentimento più positivo nei post”, spiega Ignacio Castro, ricercatore principale e docente di Data Analytics presso la Queen Mary University di Londra.
Si è inoltre rilevato che i residenti dei quartieri più ricchi sono più preoccupati per la criminalità. Nonostante i livelli di criminalità siano 1,3 volte più alti nei quartieri più poveri, il 20% dei quartieri più benestanti discute della criminalità circa 1,5 volte in più rispetto ai quartieri meno abbienti. Le persone che vivono in quartieri ricchi e con meno disuguaglianze parlano di criminalità più spesso rispetto a tutti gli altri.
“Questa situazione non è così diversa da quella che potremmo definire ‘saggezza popolare’: le persone ricche tendono ad essere generalmente più allegre, ma al contempo sono preoccupate di perdere improvvisamente ciò che hanno”, afferma Castro.
Lo studio, il primo del suo genere, è stato pubblicato negli Atti della Conferenza internazionale AAAI su Web e Social Media. I ricercatori hanno raccolto e analizzato 2,6 milioni di post provenienti da 64.283 quartieri negli Stati Uniti e 3.325 quartieri nel Regno Unito, condivisi su Nextdoor tra novembre 2020 e settembre 2021.
(Fonte immagine di copertina: terovesalainen su 123rf.com)
L’analisi dei post su social svela quanto prendi di stipendio
Un recente studio ha dimostrato che i post online possono rivelare informazioni sul reddito degli utenti. Analizzando 2,6 milioni di post su Nextdoor, i ricercatori sono stati in grado di prevedere il reddito degli utenti e hanno scoperto che i quartieri più ricchi mostrano post più positivi ma sensibili alla criminalità. Si è anche scoperto che le zone più ricche e sicure sono quelle in cui la criminalità e la sicurezza sono spesso argomento di discussione. Questa scoperta suggerisce che le nostre attività online possono svelare molte informazioni su di noi, compresi dati che non avevamo intenzione di rendere pubblici. A beneficiarne potrebbero essere i social media, che possono utilizzare queste informazioni per profilare gli utenti in modo più preciso. Secondo i ricercatori, i contenuti postati dagli utenti online possono rivelare fattori socioeconomici e i residenti dei quartieri più ricchi sono più preoccupati per la criminalità. Anche se i livelli di criminalità sono più alti nei quartieri più poveri, è nei quartieri ricchi che si parla di criminalità più frequentemente. Lo studio è stato inserito negli atti di una conferenza internazionale sul web e sui social media ed è stato condotto analizzando milioni di post provenienti dagli Stati Uniti e dal Regno Unito su Nextdoor.