Scopri i segreti galattici: Marte gira sempre più veloce e non è l’unico!

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I dati rilevati dal lander Insight hanno rivelato un aspetto imprevisto della morfologia di Marte: la sua rotazione si sta accelerando.

Nonostante non sia famoso come Curiosity, il lander Insight ha tutto il potenziale per attirare maggiore attenzione nei prossimi anni. Il robottino, il cui nome è un acronimo per “esplorazione interna tramite indagini sismiche, geodesia e trasporto termico”, ha concluso le sue operazioni nel dicembre del 2022 a causa di una violenta tempesta di polvere, e i dati raccolti stanno gradualmente venendo elaborati dagli ingegneri della NASA.

Dotato di trasmettitori radio, antenne e strumenti per l’analisi geologica, sismologica e termica del pianeta, Insight è riuscito a fare molto più di qualsiasi suo predecessore nel chiarire alcuni meccanismi di funzionamento del pianeta rosso. Ha rivelato la presenza di attività sismica e ha dimostrato anche un misterioso aumento dell’accelerazione della rotazione planetaria, un fenomeno che potrebbe verificarsi anche sulla Terra in determinate condizioni.

Tra i “martemoti”, i nuclei planetari e i segnali distorti

Tutto è iniziato con le dichiarazioni di Bruce Banerdt, uno dei principali esperti nell’analisi dei dati di Insight (recentemente andato in pensione). Secondo queste dichiarazioni, l’analisi di circa 1000 eventi sismici su Marte (chiamati “marsquakes” in modo simpatico dagli anglofoni) ha consentito di scoprire nuovi dettagli sulla geologia interna di Marte, rivelando con maggiore precisione la storia del pianeta rosso.

Un esempio è dato dalla struttura del nucleo planetario: se in passato si pensava che fosse completamente solido (anche a causa dell’assenza di un campo magnetico intorno al pianeta), i dati raccolti da Insight suggeriscono l’esistenza di un nucleo che si trova in uno stato di equilibrio tra il liquido e il solido, in modo simile a quanto avviene sulla Terra. La differenza sta nella composizione chimica, con una presenza molto più elevata di zolfo e ossigeno rispetto al nostro pianeta.

Le differenze non si fermano qui: durante i primi 900 giorni marziani (equivalenti a circa 913 giorni terrestri, ossia due anni e mezzo), i ricercatori hanno notato anche variazioni di frequenza molto sottili nella ricezione e nell’invio del segnale. Queste variazioni sono state correlate a… cambiamenti nella velocità di rotazione del pianeta, con conseguente e impercettibile accorciamento delle giornate!

Marte si sta accelerando e potrebbe non essere l’unico

Chi sta ancora analizzando i dati non ha ancora fornito una spiegazione definitiva su perché Marte stia ruotando sempre più velocemente. Tuttavia, almeno un paio di idee sono state proposte, tra cui l’accumulo di ghiaccio ai poli e l’aumento dell’altitudine dovuto all’espansione del ghiaccio sotterraneo.

In sostanza, grandi cambiamenti nella massa del pianeta provocano variazioni impercettibili del momento angolare di Marte, che sono percepibili solo attraverso il normale processo di rotazione.

Esattamente come un pattinatore sul ghiaccio che allarga e restringe le braccia, questi spostamenti potrebbero stare accelerando il pianeta rosso.

Queste variazioni non sono uniche di Marte, ma potrebbero manifestarsi anche nel futuro del pianeta Terra a seguito di eventi naturali. Nonostante il cambiamento climatico in corso, le future ere glaciali non sono escluse, e nei prossimi milioni di anni potremmo osservare un aumento della velocità di rotazione del nostro pianeta.

Con giornate sempre più corte, ipotizzando che saremo ancora qui a parlarne, ci ritroveremo a sacrificare il tempo dedicato ai videogiochi o il tempo trascorso al lavoro? L’ardua sentenza spetta alle generazioni future, mentre da Marte è tutto.

Marte gira sempre più velocemente | Sta accadendo anche su altri pianeti

I dati raccolti dal lander Insight hanno rivelato un nuovo elemento sulla morfologia di Marte: la sua rotazione si sta accelerando. Nonostante non sia noto come Curiosity, Insight sta attirando l’attenzione con le sue analisi geologiche, sismologiche e termiche del pianeta rosso. I dati raccolti hanno permesso di scoprire nuove informazioni sulla geologia interna di Marte, inclusa la presenza di un nucleo planetario che si trova tra lo stato liquido e solido. Inoltre, sono state osservate variazioni di frequenza, collegando queste fluttuazioni alla velocità di rotazione del pianeta, che causano una leggera riduzione della durata delle giornate marziane. Questa accelerazione potrebbe non essere un fenomeno esclusivo di Marte, ma potrebbe verificarsi anche sulla Terra in futuro. Nonostante i cambiamenti climatici attuali, la Terra potrebbe sperimentare un aumentato di velocità di rotazione nei prossimi milioni di anni. Tuttavia, resta da vedere cosa verrà sacrificato con giornate sempre più corte, tra il tempo trascorso tra i videogiochi e quello dedicato al lavoro.