Scopri i segreti di Assassin’s Creed Mirage direttamente dall’Art Director Jean-Luc Sala: l’intervista imperdibile al Giffoni Good Games 2023!

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immagino che tu sia sulla strada giusta per divertirti nel mondo dell’intrattenimento digitale. Hai sicuramente già sentito parlare del Giffoni Good Games 2023, una nuova fiera dedicata ai videogiochi che si tiene proprio a Giffoni Valle Piana. Quest’anno ho avuto l’opportunità di partecipare a questa affascinante manifestazione e incontrare Jean-Luc Sala, l’Art Director di Assassin’s Creed Mirage, uno dei giochi più attesi dell’anno. Jean-Luc Sala è stato invitato come ospite d’onore per condividere la sua esperienza nel mondo del gaming e parlare del suo coinvolgimento nella creazione del “Manifesto del Good Gaming”, ideato dal Giffoni Innovation Hub.

La mia giornata a Giffoni è stata davvero piacevole. Dopo un piacevole viaggio in autostrada lungo la costa campana e una passeggiata tra le stradine di montagna, sono arrivato alla fiera che si svolgeva presso il Giffoni Experience. Qui ho avuto l’opportunità di partecipare a diverse attività e incontrare importanti figure del settore, tra cui Jean-Luc Sala.

Il panel a cui ho partecipato è stato dedicato alla narrazione visiva mitologica, durante il quale Jean-Luc Sala ha discusso del progetto di Assassin’s Creed Mirage e delle sfide che si affrontano nel raccontare una storia attraverso le immagini. La discussione si è incentrata sulla relazione tra fantasia e accuratezza storica, nonché sulla struttura del Viaggio dell’Eroe, un’antica formula narrativa che viene spesso utilizzata nei libri, nei film e nei videogiochi.

Come Art Director, il compito principale di Jean-Luc Sala è quello di definire la direzione artistica del gioco fin dalla fase iniziale dello sviluppo. Attraverso immagini e concept art, cerca di trasmettere l’atmosfera e il mood generale del gioco agli sviluppatori. Durante il panel, è stata mostrata un’immagine impropria che era stata utilizzata come esempio di ambientazione. Jean-Luc Sala ha spiegato che durante il processo di sviluppo, lui e il suo team hanno notato che quell’immagine era piena di stereotipi sul mondo arabo, quindi hanno lavorato per trovare un compromesso tra fantasia e autenticità.

Un esempio di questo compromesso è stato fatto con le spade nel gioco. Nonostante nel periodo storico in cui è ambientato Assassin’s Creed Mirage non esistessero ancora le scimitarre, un simbolo della cultura araba, alcune spade sono state progettate in modo da ricordarle, mantenendo però un aspetto riconoscibile per i giocatori.

Durante la discussione sul Viaggio dell’Eroe e gli archetipi dei personaggi presenti in ogni storia, si è parlato del compromesso che si deve fare tra rispettare la struttura narrativa tradizionale e cercare di sorprendere i giocatori. Jean-Luc Sala ha condiviso anche l’origine di Assassin’s Creed Mirage, che inizialmente doveva essere solo un DLC di Assassin’s Creed Valhalla, ambientato in Irlanda. Tuttavia, durante la fase di sviluppo, è stato chiaro che il gioco avrebbe richiesto più attenzione e che sarebbe stato bello riportare gli assassini nel luogo in cui tutto è cominciato, il Medio Oriente.

Durante l’intervista, ho avuto l’opportunità di conoscere meglio Jean-Luc Sala e le sue esperienze nel campo dell’intrattenimento digitale. Ho chiesto quale fosse il suo mezzo preferito per raccontare una storia e lui ha risposto che, nonostante non abbia una preferenza, ha trovato maggior libertà nel creare fumetti. Ha spiegato che nel settore dei fumetti c’è una maggiore libertà creativa, a differenza dei videogiochi in cui si lavora in un team molto ampio e si è soggetti a molta pressione. Tuttavia, ha sottolineato che i videogiochi offrono un’esperienza più coinvolgente e stimolante, anche se più complessa da realizzare.

Gli ho anche chiesto della sua breve esperienza con le Hololens di Microsoft e se sarebbe interessato a lavorare su progetti simili legati alla realtà virtuale o aumentata. Jean-Luc Sala ha spiegato che, sebbene all’epoca le Hololens fossero limitate dal punto di vista tecnologico, era comunque affascinante lavorare con tecnologie sperimentali. Attualmente è maggiormente interessato alla realtà virtuale e crede che il futuro di queste tecnologie sia molto promettente, anche se riconosce che al momento non sono ancora accessibili a tutti a causa dei costi elevati.

In conclusione, l’incontro con Jean-Luc Sala è stato davvero stimolante e mi ha permesso di approfondire la sua esperienza nel mondo dei videogiochi e delle nuove tecnologie. La sua passione per il racconto delle storie attraverso diverse forme di media è evidente e si riflette nel suo lavoro come Art Director. Sono sicuro che il suo contributo sarà di grande importanza per il successo di Assassin’s Creed Mirage e sono entusiasta di seguirne lo sviluppo.

Intervista a Jean-Luc Sala, Art Director di Assassin’s Creed Mirage | Giffoni Good Games 2023

Il testo riassume l’esperienza dell’autore durante la prima edizione del Giffoni Good Games 2023, una fiera a tema gaming che si tiene a Giffoni Valle Piana. L’autore ha intervistato Jean-Luc Sala, Art Director di Assassin’s Creed Mirage, e ha partecipato a un panel sulla narrazione visiva mitologica. Durante l’intervista, Sala ha parlato delle sfide nel raccontare storie attraverso i fumetti e i videogiochi, e ha condiviso la sua esperienza con le tecnologie sperimentali come le Hololens di Microsoft. Ha dichiarato di essere interessato alla realtà virtuale, ma preferisce il VR rispetto agli ologrammi o alla realtà aumentata.