Scopri come gli annunci Google hanno rivoluzionato il modo in cui i 140 top brand combattono gli insidiosi siti spam gestiti dall’AI!

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Secondo un recente report rilasciato da NewsGuard, un’organizzazione specializzata nella valutazione dell’affidabilità e dell’attendibilità dei siti che producono informazione online, svariati annunci pubblicitari di circa 140 grandi gruppi e marchi sono stati visualizzati su siti web di scarsa qualità, i cui contenuti sono principalmente generati da strumenti di intelligenza artificiale. Questi siti sono principalmente focalizzati sulla creazione di contenuti in grado di generare traffico, ma che, in realtà, offrono poco valore aggiunto ai lettori. Sono, fondamentalmente, un mezzo per guadagnare denaro facilmente grazie agli annunci presenti nelle pagine.

In risposta a questa segnalazione, Google ha confermato di aver rimosso i propri annunci dalla maggior parte dei siti menzionati nel report, sebbene su alcuni di essi risultino ancora visibili. Tra i brand coinvolti figurano Citigroup e Subaru. È molto probabile che i brand non fossero nemmeno a conoscenza di quest’accaduto: infatti, spetta a Google assicurarsi che gli annunci compaiano solo su siti di qualità e pertinente alla promozione dei prodotti.

Tuttavia, il rischio di un danno d’immagine è molto reale. I siti segnalati sono chiaramente di scarsa qualità, con alcuni casi in cui l’autore si dichiara apertamente un’entità di intelligenza artificiale, altri in cui titoli e testi sono copiati in modo identico da fonti autorevoli come il New York Times e altri ancora in cui vengono diffuse informazioni false, soprattutto su temi medici. Non è certo l’ideale per un produttore o un servizio associare la propria immagine a questo tipo di contenuti, e lo stesso vale per Google in quanto concessionaria.

Naturalmente, Google ha stabilito una serie di rigide regole che proibiscono la visualizzazione dei propri annunci su siti che creano contenuti di bassa qualità o copiati da altre fonti autorevoli. Tuttavia, è interessante notare che i portavoce di Google affermano che, nel momento di applicare tali regole, la società preferisce concentrarsi sulla qualità dei contenuti piuttosto che sulla loro origine. In altre parole, il messaggio è che i contenuti generati dall’intelligenza artificiale non sono automaticamente vietati; l’importante è che siano realizzati nel modo giusto.

Annunci Google per oltre 140 grossi brand su siti spam gestiti dall’AI

L’organizzazione NewsGuard ha pubblicato un rapporto secondo cui circa 140 grandi marchi hanno pubblicato annunci pubblicitari su siti web di bassa qualità il cui contenuto è generato principalmente da strumenti di intelligenza artificiale. Questi siti cercano principalmente di generare traffico senza fornire valore aggiunto ai lettori, ma sono un modo per guadagnare denaro attraverso gli annunci. Dopo la segnalazione, Google ha confermato di aver rimosso molti dei suoi annunci da questi siti, anche se alcuni sono ancora visibili. Tra i marchi coinvolti ci sono Citigroup e Subaru. È probabile che i marchi non fossero a conoscenza di ciò che stava accadendo, poiché è responsabilità di Google assicurarsi che gli annunci compaiano su siti di qualità e pertinenti. Tuttavia, c’è un rischio per l’immagine di questi marchi, in quanto i siti segnalati sono chiaramente di bassa qualità e diffondono informazioni false. Google ha un regolamento dettagliato che proibisce la visualizzazione degli annunci su siti con contenuti di bassa qualità o copiati da fonti più autorevoli, ma sembra che la qualità dei contenuti sia prioritaria rispetto alla loro origine. In altre parole, i contenuti generati dall’intelligenza artificiale non sono necessariamente banditi, a condizione che siano ben fatti.