Il processo di intestare un immobile richiede una serie di passaggi che devono essere seguiti con attenzione per evitare sanzioni. Prima di tutto, è necessario effettuare una donazione tramite un notaio, con le spese a carico del donatario. Tuttavia, è importante comprendere chi dovrà pagare l’Imposta Municipale Unica (IMU) dopo la donazione al fine di evitare problemi.
Prima di esaminare l’aspetto dell’IMU, è opportuno fare alcune precisazioni sulla donazione dal notaio. Il pagamento al notaio è diviso in due componenti: una parte è rappresentata dalle imposte, mentre l’altra dall’onorario per l’attività professionale.
Per quanto riguarda le imposte, il soggetto passivo è il beneficiario della donazione, il donatario. In caso di errore, il donatario è l’unico responsabile nei confronti del fisco. Le parti possono tuttavia decidere che il donante rimborsi al donatario le imposte, ma per le autorità fiscali l’unico responsabile rimane comunque il donatario. Le imposte che il donatario dovrà versare includono l’imposta di registro (2% per la prima casa, altrimenti 9% sul valore catastale), l’imposta ipotecaria (50€ per la prima casa, altrimenti 2%) e l’imposta catastale (50€ per la prima casa, altrimenti 1%).
Per quanto riguarda l’onorario del notaio, di solito spetta al donatario pagarlo. Tuttavia, in caso di inadempimento, il donante ha la possibilità di pagare al posto del donatario, ma solo se ciò è concordato tra le parti.
Passando all’IMU sulla casa, di base questa imposta è corrisposta dal proprietario dell’immobile. Tuttavia, esiste un’esenzione dall’IMU per l’abitazione principale se il proprietario risiede effettivamente nell’immobile come dimora abituale. Pertanto, in questo caso specifico, l’IMU non deve essere pagata.
Nel caso di una donazione della casa, cioè di un trasferimento della proprietà del bene dal donante al donatario, è importante considerare il tipo di donazione. Se si tratta di una donazione della piena proprietà, l’IMU è a carico del nuovo proprietario. Tuttavia, se il nuovo proprietario utilizza l’edificio come abitazione principale, si può usufruire dell’esenzione dall’IMU come citato in precedenza.
La situazione è diversa nel caso di una donazione con riserva di usufrutto, in cui il donante mantiene l’usufrutto e continua a vivere nell’edificio fino alla scadenza dell’usufrutto o decide di affittare l’appartamento. In questo caso, l’IMU è a carico dell’usufruttuario, a meno che continui a utilizzare l’edificio come abitazione principale. È importante notare che questa esenzione non si applica se l’usufruttuario decide di affittare l’appartamento.
Infine, se si desidera donare la casa ai figli, esistono alcune possibilità da considerare. Se il genitore decide di donare la proprietà e continua a viverci, l’IMU non deve essere pagata, a patto che il figlio utilizzi l’immobile come dimora abituale (in caso di cessione integrale della proprietà) o che sia il padre a farlo (in caso di cessione della nuda proprietà).
Alternativamente, se la casa viene concessa in comodato gratuito al figlio anziché essere donata, si può ottenere una riduzione del 50% dell’IMU. Tuttavia, vi sono alcuni requisiti da soddisfare, come ad esempio l’immobile non deve appartenere alle categorie catastali di lusso (A/1, A/8, A/9), il contratto di comodato deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate, il comodante deve possedere un’unica abitazione in Italia o al massimo un altro immobile adibito ad abitazione principale, il comodante deve risiedere e dimorare abitualmente nel Comune in cui si trova l’immobile concesso, e il comodatario deve utilizzare l’immobile come abitazione principale.
In conclusione, quando si tratta di intestare un immobile, è importante tenere conto delle implicazioni fiscali, in particolare dell’IMU, al fine di evitare sanzioni. Seguire attentamente le disposizioni e le esenzioni previste può essere fondamentale per evitare complicazioni e problemi futuri.
Donazione di immobile ed IMU: quasi tutti fanno questo errore, ecco chi paga davvero | Evita sanzioni
Il testo spiega il processo e i dettagli per intestare la proprietà di un immobile a qualcuno evitando sanzioni. Prima di effettuare la donazione dal notaio, è necessario pagare le imposte e gli onorari. Le imposte devono essere pagate dal beneficiario della donazione e includono l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale. Per quanto riguarda gli onorari del notaio, di solito sono pagati dal beneficiario, ma in caso di mancato pagamento il donatore può inteventire. Per quanto riguarda l’IMU sulla casa, di norma il proprietario dell’immobile è responsabile del pagamento. Tuttavia, esiste un’esenzione se l’immobile è la dimora principale del proprietario. In caso di donazione della casa, l’IMU è a carico del nuovo proprietario. Ciò vale anche per le donazioni con riserva di usufrutto, ma l’usufruttuario può essere esente se continua a utilizzare l’immobile come dimora principale. Se la casa viene donata ai figli, l’IMU non è dovuto se la casa viene utilizzata come dimora principale dai figli o dal padre. Infine, se la casa viene data in comodato gratuito al figlio, si può ottenere una riduzione del 50% dell’IMU, a condizione che siano rispettate determinate condizioni.