La transizione verso un’economia verde coinvolgerà anche gli elettrodomestici, comportando costi significativi per i consumatori. Questa rivoluzione verde prevede non solo modifiche alle nostre abitazioni, ma anche la sostituzione di tutti gli elettrodomestici. Esaminiamo insieme quali cambiamenti dovremo affrontare.
Attualmente in Italia, la maggior parte degli edifici è classificata come Classe G dal punto di vista energetico. Entro il 2030, questi edifici dovranno essere portati alla Classe E e entro il 2033 dovranno raggiungere la Classe D. Ciò significa che ogni famiglia sarà obbligata a effettuare una serie di lavori di ristrutturazione, con una spesa minima di 60.000 euro, che potrebbe essere più alta per ville o appartamenti di grandi dimensioni. Tuttavia, il governo non potrà continuare ad offrire incentivi edilizi illimitati a meno che non metta in pausa altre importanti riforme.
La rivoluzione verde avrà un impatto significativo sulle nostre tasche. Entro i prossimi 10 anni, la maggior parte degli edifici dovrà fare due salti energetici per raggiungere la Classe D entro il 2033 e produrre zero emissioni entro il 2050.
I soli edifici esentati dall’obbligo di due salti energetici sono quelli di pregio artistico, di culto, storici e le seconde case. Tuttavia, l’Unione Europea vuole andare oltre e sta lavorando a una legge che vieterà l’uso di alcuni tipi di condizionatori, noti come F-gas, responsabili dell’emissione di gas ad effetto serra. L’obbligo di sostituire gli impianti di refrigerazione attuali entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024.
Inoltre, l’Europa imporrà la sostituzione di frigoriferi, forni, lavatrici e lavastoviglie con modelli più recenti. I primi divieti potrebbero riguardare i frigoriferi a gas fluorurati a partire dal 2026. Inoltre, l’UE ha imposto lo stop all’acquisto e all’installazione di caldaie a gas, che scompariranno completamente dal 2029. Dal 2025, chi utilizza ancora caldaie a gas non avrà più diritto a bonus e incentivi, che verranno erogati solo a coloro che si avvalgono di tecnologie alternative. Anche le cucine a gas saranno vietate e dovranno essere sostituite da piani a induzione, che inquinano meno e riducono i tempi di cottura.
La transizione verso un’economia verde comporterà quindi notevoli spese per le famiglie italiane, che dovranno affrontare il costo della ristrutturazione delle abitazioni e la sostituzione degli elettrodomestici obsoleti. Tuttavia, è un passo necessario per raggiungere gli obiettivi ambientali stabiliti dall’Unione Europea e ridurre l’impatto ambientale delle nostre abitazioni.
Massacro sulla casa: dovrai spendere 60.000€ ed in più sostituire gli elettrodomestici
La rivoluzione Green avrà un grande impatto sugli elettrodomestici e comporterà una spesa elevata per le famiglie. Entro il 2030 gli edifici dovranno diventare classe E e entro il 2033 classe D. Ciò comporterà lavori di ristrutturazione con una spesa di almeno 60.000 euro. Inoltre, l’Unione Europea sta lavorando per vietare l’uso di alcuni tipi di condizionatori responsabili delle emissioni di gas ad effetto serra e l’obbligo di sostituire gli impianti di refrigerazione attuali scatterà dal 2024. Inoltre, sarà necessario sostituire frigoriferi, forni, lavatrici e lavastoviglie con modelli più nuovi, vietando anche l’uso di gas fluorurati nei frigoriferi a partire dal 2026. Infine, dal 2029 saranno vietate le caldaie a gas e le cucine a gas dovranno essere sostituite dai piani a induzione.