Due storie di sequestri doganali high-tech hanno fatto notizia negli ultimi giorni in Cina. La prima riguarda una persona arrestata all’aeroporto mentre cercava di entrare nel Paese con ben 68 iPhone Apple addosso. La seconda storia riguarda una persona arrestata mentre guidava un’auto modificata con centinaia di processori, banchi di RAM e SSD. Queste informazioni sono state riportate dai giornali locali e dai comunicati stampa dei servizi doganali.
“L’uomo iPhone” è stato arrestato il 31 luglio, quando si trovava nella fila “niente da dichiarare” all’atterraggio del suo volo. Le autorità hanno notato che camminava in modo innaturale e hanno deciso di indagare. L’uomo aveva utilizzato nastro adesivo per fissare i 68 iPhone a diverse parti del corpo, come la vita, l’addome e le gambe. Non sono state diffuse ulteriori informazioni sulla persona né sul modello esatto di iPhone sequestrati.
L’arresto riguardante l’auto modificata è avvenuto il 28 luglio sul Ponte Hong Kong-Zhuhai-Macao, all’altezza del porto di Gongbei dove si trova la dogana cinese. Durante i controlli dell’auto, gli agenti hanno notato delle anomalie strutturali e hanno ipotizzato l’esistenza di uno scomparto nascosto per il contrabbando di materiale. La successiva scansione dell’auto ha rivelato la presenza di 10 SSD, 900 banchi di RAM e 837 processori. Non sono stati forniti dettagli precisi sulle marche e i modelli dei componenti sequestrati, ma si possono ipotizzare decine di migliaia di dollari come valore complessivo della merce.
È importante sottolineare che le informazioni fornite non sono complete e non è possibile fare stime precise sul valore esatto dei dispositivi sequestrati. Tuttavia, questi sequestri dimostrano come il contrabbando di prodotti high-tech sia ancora una realtà e come le autorità doganali stiano combattendo attivamente tali pratiche illecite.
Cina, dogana sequestra decine di iPhone, centinaia di CPU e banchi di RAM
In Cina sono state scoperte due importanti storie di sequestri doganali high-tech. Una persona è stata arrestata in aeroporto con 68 iPhone addosso, mentre un’altra è stata arrestata con un’auto modificata contenente centinaia di processori, banchi di RAM e SSD. Nel primo caso, l’uomo aveva fissato gli iPhone al suo corpo con del nastro adesivo. Nel secondo caso, l’auto è stata scoperta durante un controllo doganale e conteneva 10 SSD, 900 banchi di RAM e 837 processori. Il valore della merce sequestrata si stima essere molto alto.