In Italia questa estate sta prendendo piede una nuova tendenza che coinvolge i clienti di alcuni ristoranti e bar: gli “scontrini pazzi”. Diversi consumatori si sono lamentati dei prezzi assurdi presenti sui conti di questi esercizi commerciali. L’inflazione e il costo della vita sono ricaduti sui clienti, che si sono ritrovati ad affrontare spese davvero particolari.
Questi casi sono stati immediatamente condivisi sui social media, creando un’ampia discussione in rete. Nonostante la tendenza si sia manifestata principalmente in località di lusso frequentate da turisti facoltosi, ci sono stati casi anche in esercizi commerciali più accessibili a tutti. Si va dal Nord al Sud Italia, passando per le isole. Molti clienti hanno dovuto pagare prezzi esorbitanti per alimenti comuni come un caffè o un panino. C’è stato addirittura chi ha dovuto pagare un extra per un piattino e per il taglio di un toast.
Un esempio significativo è quello di una coppia di turisti romani a Porto Cervo, che ha pagato 60 euro per due caffè, due bottigliette d’acqua e dei cioccolatini. In Sardegna, altri turisti hanno denunciato di aver speso 18 euro per due panini al salame e due caffè, senza ricevere neanche lo scontrino fiscale. Un’altra coppia sul lago di Como ha dovuto pagare per il taglio di un toast.
Un nuovo caso è emerso a Palermo, dove alcuni clienti sono stati costretti a pagare 20 euro in più per il taglio di una torta di compleanno e il servizio ad essa associato. La torta era stata acquistata in una pasticceria esterna e il titolare del locale ha applicato il sovrapprezzo nello scontrino. La voce presente sullo scontrino era “20 euro per servizio torta”, ovvero un euro a persona seduta al tavolo, indipendentemente dal fatto che avessero consumato il dolce o meno. Questa pratica, che ha fatto scalpore a livello internazionale, è stata riportata dai giornali stranieri che si sono ritrovati a dover pagare circa 22 dollari in più per questo servizio.
Tuttavia, va sottolineato che questa pratica è comune in molti locali che avvertono i clienti in anticipo nel caso in cui vogliano portare una torta acquistata altrove. Spesso è più conveniente acquistare direttamente dalla struttura stessa. I gestori giustificano questa politica come un modo per coprire le spese e far fronte all’aumento delle bollette.
In conclusione, gli “scontrini pazzi” rappresentano una tendenza in crescita in Italia, con prezzi esorbitanti che spesso lasciano i clienti increduli. Questi casi hanno generato un forte dibattito sulla trasparenza dei prezzi e sulla necessità di una maggior tutela dei consumatori.
20€ in più per il taglio della torta: denunciato un altro ristorante italiano
In Italia questo estate si è diffusa una nuova moda: gli scontrini “pazzi”. Numerosi clienti hanno denunciato prezzi esorbitanti nei conti di alcuni ristoranti e bar italiani. Questi aumenti sono stati riscontrati sia in località di lusso frequentate da turisti ricchi, che in esercizi commerciali accessibili a tutti. Molti clienti si sono trovati a pagare cifre esorbitanti per alimenti comuni come il caffè o un panino. Alcuni clienti hanno segnalato di aver pagato anche per un piattino extra o per il taglio di un toast. Ad esempio, a Porto Cervo una coppia di turisti romani ha pagato 60 euro per due caffè, due bottigliette d’acqua e dei cioccolatini. Altri turisti hanno denunciato di aver pagato 18 euro per due panini al salame e due caffè, senza ricevere anche lo scontrino fiscale. Inoltre, una coppia sul Lago di Como ha dovuto pagare per il taglio di un toast. L’ultimo caso proviene da Palermo, dove alcuni clienti hanno dovuto pagare 20 euro in più per il taglio di una torta di compleanno e il servizio associato. La torta era stata acquistata in una pasticceria esterna e il sovrapprezzo è stato applicato sullo scontrino. Tale voce era intitolata “20 euro per servizio torta” e corrispondeva a un euro a persona seduta al tavolo, indipendentemente dal fatto che abbiano consumato o meno il dolce. Questa pratica è presente in molti locali che avvisano i clienti in anticipo quando portano una torta dall’esterno, spiegando che spesso è più conveniente acquistarla direttamente dal locale stesso.