Samsung sorprende il mondo tecnologico: potenziamento dei chip 2nm nelle sue fonderie

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Samsung ha annunciato durante il Samsung Foundry Forum che si è tenuto a San Jose (California) di essere al lavoro sulla preparazione dei processi produttivi a 2nm. Secondo quanto riportato, i chip basati su questo nodo saranno alla base dei prodotti che vedremo probabilmente nel 2025.

L’uso dei nanometri come unità di misura nel campo elettronico si riferisce all’architettura utilizzata nelle CPU, ovvero alla lunghezza dei transistor che compongono i chip. Questa miniaturizzazione sempre più spinta permette di aumentare il numero di transistor, migliorando così le prestazioni e l’efficienza energetica.

Samsung Foundry, una divisione aziendale del colosso coreano specializzata nella produzione di chip su commissione, offre i suoi servizi sia a clienti come Qualcomm che all’unità commerciale di Samsung che si occupa degli smartphone.

Dopo il 2025, Samsung prevede di dedicare la produzione a 2nm all’high-performance computing e, a partire dal 2026 e 2027, anche al settore automobilistico.

Secondo l’azienda, l’adozione del nodo a 2nm porterà a miglioramenti del 12% in termini di prestazioni e del 25% in termini di efficienza energetica rispetto ai nodi a 3nm. Inoltre, la riduzione della dimensione dei chip consentirà di ottenere componenti il 5% più piccoli rispetto a quelli realizzati con i 3nm.

Samsung ha anche annunciato che a partire dal 2025 offrirà servizi di produzione di chip per la gestione dell’alimentazione semiconduttori al nitruro di gallio (GaN) e chip RF a 5nm. Inoltre, inizierà a offrire chip RF a 8nm e 14nm per applicazioni automotive.

L’azienda prevede di ampliare le sue camere bianche entro il 2027, includendo l’espansione delle strutture già presenti a Pyeongtaek e la costruzione di nuovi impianti a Taylor, in Texas.

Un ulteriore annuncio riguarda la formazione della Multi-Die Integration Alliance, un’alleanza con partner per lo sviluppo di nuove tecnologie per l’incapsulamento dei chip.

È interessante notare che la controparte taiwanese di Samsung, TSMC, si è recentemente alleata con Nvidia e ASML per lo sviluppo della litografia a 2nm, e ha già annunciato la produzione di chip a 2nm nelle sue fabbriche in Giappone.

Samsung espande capacità fonderie e prepara chip 2nm

Samsung sta preparando processi produttivi a 2nm e prevede di utilizzarli per produrre chip per smartphone e tablet nel 2025. L’azienda ha annunciato ciò durante il Samsung Foundry Forum a San Jose. Il nodo a 2nm permette un miglioramento del 12% in termini di prestazioni e del 25% in termini di efficienza energetica rispetto ai nodi da 3nm. Samsung Foundry offre i suoi servizi di fonderia a clienti come Qualcomm e l’unità commerciale di Samsung per smartphone. Dopo il 2025, l’azienda intende dedicare la produzione a 2nm all’high-performance computing e, nel 2026 e 2027, al settore automotive. Nel 2027, Samsung prevede di produrre chip utilizzando un nodo produttivo da 1,4nm. Samsung offrirà anche la produzione conto terzi di chip per la gestione dell’alimentazione semiconduttori al nitruro di gallio (GaN) e chip RF a 5nm nel 2025. L’azienda espanderà inoltre le sue “clean room” entro il 2027 e formerà la Multi-Die Integration Alliance per creare nuove tecnologie per il packaging dei chip. TSMC, il principale produttore indipendente di semiconduttori, si è alleato con Nvidia e ASML per la litografia a 2nm e ha già pianificato la produzione di chip a 2nm nelle sue fabbriche in Giappone.