Salvataggio miracoloso: l’incredibile operazione di conservazione che ha riportato alla vita una preziosa specie in via d’estinzione!

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Secondo una leggenda metropolitana, si diceva che gli ambientalisti lanciassero vipere dagli elicotteri per ripopolare i boschi. Tuttavia, questa storia è completamente infondata: gli animali che venivano paracadutati nei boschi erano in realtà dei castori.

Benvenuti al nostro consueto appuntamento con “animali in posti strani”. Dopo la storia avvincente dei piccioni utilizzati nei missili dell’esercito americano, oggi vi parleremo di una vicenda decisamente più allegra.

I castori hanno sempre causato molti problemi: costruiscono dighe che modificano il corso dei fiumi, abbattano alberi e, a quanto pare, rosicchiano anche i cavi in fibra ottica. Già negli anni Trenta, il Dipartimento della Pesca e della Selvaggina dell’Idaho (IFG) si era reso conto della difficoltà di convivere con questi animali e aveva deciso di prendere provvedimenti. Fortunatamente, scartando l’opzione di sterminarli, hanno invece optato per trasferirli in aree lontane dai centri abitati.

Durante i primi tentativi di rilascio, i castori venivano trasportati in scatole su cavalli. Tuttavia, durante il viaggio, i castori rimanevano esposti al sole per giorni, diventando sempre più aggressivi e deboli (se sopravvivevano). Era chiaro che fosse necessario trovare un metodo di trasporto più sicuro, veloce ed economico.

La soluzione vincente si è concretizzata alla fine degli anni Quaranta, dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando l’esercito degli Stati Uniti ha fornito all’IFG un bel po’ di paracaduti militari per la missione di trapianto dei castori. Ogni paracadute trasportava una coppia di castori chiusa in scatole, in modo da risparmiare sui materiali di imballaggio. Inoltre, si è notato che una volta atterrati, i castori tendevano a rimanere più vicini l’uno all’altro se avevano un compagno.

Questa singolare operazione di conservazione si è rivelata un successo: i costi di trasporto sono stati ridotti e la mortalità degli animali è stata praticamente azzerata. C’è stato solo un incidente, causato da un castoro che è riuscito a rosicchiare la scatola e, per qualche motivo, si è lanciato nel vuoto.

storia di una vincente operazione di conservazione

Il testo racconta di come degli ambientalisti abbiano utilizzato i paracaduti militari dell’esercito degli Stati Uniti per trasportare dei castori e riportarli in aree lontane dai centri abitati. Inizialmente, i castori venivano trasportati in scatole legate alla groppa dei cavalli, ma il metodo si rivelava poco efficace e causava la morte degli animali. La soluzione arrivò alla fine degli anni Quaranta, quando vennero utilizzati i paracaduti militari avanzati dalla Seconda Guerra Mondiale. Ogni paracadute trasportava una coppia di castori chiusa in una scatola, in modo da risparmiare sulla materia prima e garantire che i castori rimanessero insieme una volta atterrati. Questa operazione si rivelò un successo, riducendo i costi di trasporto e praticamente eliminando la mortalità degli animali. L’unico incidente si verificò quando un castoro riuscì a rosicchiare la scatola e si lanciò nel vuoto.