La gestione di un conto corrente implica diverse spese, ma esistono dei metodi per ridurre o addirittura eliminare i costi. Secondo una statistica della Banca d’Italia, il costo medio annuo per mantenere un conto corrente attivo si attesta intorno ai 170-200 euro. Tuttavia, le spese da sostenere variano in base a diversi fattori, come il tipo di contratto, i servizi disponibili, le operazioni effettuate e le tasse applicate.
In generale, i costi possono essere suddivisi in due categorie: fissi e variabili. I costi fissi sono quelli che vengono applicati indipendentemente dalle operazioni effettuate sul conto. Includono ad esempio il canone annuale o mensile, l’imposta di bollo di 34,20 euro per saldi superiori a 5.000 euro e le spese per le carte di pagamento.
I costi variabili, invece, dipendono dal tipo e dalla frequenza delle operazioni effettuate sul conto corrente. Ad esempio, le tariffe per bonifici, prelievi o pagamenti variano in base alla banca presso cui è stato aperto il conto. Gli interessi passivi sono anch’essi costi variabili, si riferiscono agli interessi addebitati dalla banca ai correntisti che consumano più di quanto hanno sul conto e quindi diventano “in rosso”. Questi interessi variano in base al tasso applicato dalla banca e al periodo di tempo in cui il conto rimane in rosso.
Tuttavia, non tutti sono a conoscenza di semplici ma efficaci trucchi per ridurre o addirittura eliminare i costi dei conti correnti. Vediamo quali sono.
Per diminuire le spese dei conti correnti, è possibile in primo luogo verificare le offerte di varie banche, allo scopo di scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. In particolare, passare a un conto corrente online comporta enormi vantaggi, poiché i prezzi sono decisamente inferiori rispetto ad altri istituti di credito.
Una volta scelta una banca online, è consigliabile informarsi sui vantaggi legati alla domiciliazione dello stipendio o della pensione, nonché sull’azzeramento dei costi per il canone o per le operazioni telematiche. Se possibile, è anche conveniente richiedere gratuitamente una carta di debito.
In ogni caso, per tenere sotto controllo le spese variabili, è opportuno cercare di ridurre le operazioni allo sportello. Infine, per risparmiare, conviene mantenere una giacenza media sul conto non superiore a 5.000 euro, il che comporta anche l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo.
Seguendo questi semplici consigli, i correntisti potranno evitare di spendere circa 200 euro all’anno.
Costi conto corrente azzerati: fai così o spendi 200 euro all’anno | 3 idee geniali
La gestione di un conto corrente comporta spese che possono essere ridotte. Secondo una statistica della Banca d’Italia, il costo medio annuo di un conto corrente è di circa 170-200 euro. Le spese variano in base al contratto, ai servizi offerti, alle operazioni effettuate e alle tasse. I costi possono essere suddivisi in fissi e variabili. I costi fissi includono il canone annuale o mensile, l’imposta di bollo per saldi superiori a 5 mila euro e le spese per le carte di pagamento. I costi variabili dipendono dalle operazioni e includono tariffe per bonifici, prelievi e pagamenti. Gli interessi passivi per andare in rosso sono anche considerati costi variabili. Per ridurre o azzerare i costi dei conti correnti, è possibile confrontare le offerte di diverse banche e scegliere quella più adatta. Optare per un conto corrente online può comportare vantaggi significativi, come prezzi più bassi. È importante informarsi sui vantaggi legati alla domiciliazione dello stipendio o della pensione e richiedere una carta di debito gratuita se possibile. Ridurre le operazioni allo sportello può contribuire al risparmio. Inoltre, mantenere una giacenza media sul conto inferiore a 5 mila euro può evitare l’imposta di bollo. Seguendo questi consigli, è possibile risparmiare circa 200 euro all’anno.