Riforma delle pensioni e invalidità civile: minacce di caos e rovesciamenti nelle cifre

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L’INPS ha recentemente fatto delle modifiche riguardanti i requisiti di reddito per ottenere l’invalidità civile. Questi cambiamenti metteranno in una situazione scomoda moltissime persone che attualmente figurano nella lista degli invalidi civili.

Per coloro che si trovano in una condizione fisica o mentale svantaggiata, il riconoscimento dell’invalidità civile è essenziale per poter accedere a numerose opportunità. Tuttavia, l’INPS ha deciso di modificare i limiti minimi di reddito per ottenere questa posizione, e ciò porterà a un impatto significativo sugli invalidi civili e sulle agevolazioni e benefici collegati al reddito.

Le prestazioni come l’inabilità civile e l’assegno mensile di invalidità saranno influenzate da questa modifica. Tuttavia, ci sono prestazioni dell’INPS che non saranno toccate, come l’indennità di accompagnamento per ciechi assoluti e sordi, l’indennità speciale per ciechi parziali e l’indennità di comunicazione per i sordi.

Le modifiche sono state comunicate dall’INPS tramite il messaggio numero 2705 del 2023 e aggiustano una modifica simile effettuata l’anno scorso. Secondo l’INPS, tutti i redditi, di qualsiasi natura, calcolati ai fini IRPEF, ad eccezione della prestazione richiesta, delle rendite INAIL, delle pensioni di guerra e del reddito della casa di abitazione, devono essere presi in considerazione.

Per quanto riguarda i criteri di calcolo delle prestazioni in base al reddito, l’INPS ha specificato che gli oneri deducibili come i contributi previdenziali e assistenziali personali, gli assegni periodici per il coniuge separato, i contributi pagati al personale domestico e le donazioni a organizzazioni non governative non saranno computati nel reddito.

Nella prima liquidazione dell’assegno, vengono considerati i redditi dell’anno in cui è stata presentata la domanda, mentre per gli anni successivi si tiene conto dei redditi da pensione ottenuti nell’anno in corso, fatta eccezione per gli altri redditi, per i quali si considera l’importo dell’anno precedente.

L’INPS ha precisato che il reddito rilevante per la verifica del diritto alle prestazioni di invalidità civile deve essere considerato “al lordo delle ritenute fiscali”, in conformità con quanto stabilito dalla normativa che considera i redditi ai fini IRPEF “al lordo delle ritenute fiscali”. Questo cambiamento avrà un impatto significativo sui beneficiari, che potrebbero vedere ridotte o revocate le prestazioni.

Inoltre, è importante ricordare che nel caso in cui un beneficiario delle prestazioni assistenziali collegate al reddito non comunichi i propri redditi all’INPS o fornisca informazioni errate o incomplete, la prestazione sarà considerata indebita.

Pensioni, invalidità civile: conteggi da rifare e si annunciano caos e batoste

L’INPS ha annunciato delle novità riguardanti i limiti reddituali per ottenere l’invalidità civile. Questi cambiamenti metteranno in una posizione difficile molte persone già riconosciute come invalidi civili. Le modifiche riguardano i benefici e le agevolazioni legate al reddito del beneficiario, mentre le prestazioni INPS non collegate al reddito non sono state toccate. Le novità sono state comunicate dall’INPS attraverso un messaggio che corregge una modifica simile apportata l’anno scorso. In base al nuovo calcolo delle prestazioni in base al reddito, ci sono alcuni oneri deducibili che non verranno computati. È importante comunicare ogni anno i redditi all’INPS e nel caso in cui non vengano comunicati o siano inesatti o incompleti, la prestazione sarà considerata indebita.