Riconoscimento facciale in UK: una spietata arma contro i ladri nei negozi

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Secondo una notizia riportata dal New York Times, alcuni negozi nel Regno Unito stanno utilizzando dei sistemi di riconoscimento facciale per individuare i taccheggiatori. Questo viene reso possibile grazie all’utilizzo di un software chiamato Facewatch, sviluppato da Real Networks e Amazon, che consente di identificare i taccheggiatori abituali ogni volta che entrano in un negozio.

Attualmente, Facewatch è utilizzato in circa 400 negozi in tutto il Regno Unito. Questo sistema si basa su un sofisticato sistema di riconoscimento facciale che è in grado di segnalare i recidivi. I taccheggiatori identificati vengono mantenuti nella lista dei “osservati speciali” per un anno prima di essere eliminati dal sistema.

A un costo inferiore a 250 sterline al mese, i negozianti possono accedere a questa lista condivisa e quando Facewatch individua un volto tra quelli segnalati, invia una notifica allo smartphone di un dipendente. Quest’ultimo può decidere di tenere d’occhio il sospetto o chiedere di lasciare il negozio.

Un addetto alla sicurezza di un discount ha affermato che il sistema aggiunge mediamente uno o due volti nuovi a settimana, principalmente persone che rubano pannolini, generi alimentari, articoli per animali domestici e altri beni a basso costo. Questo testimonia il fatto che il numero di beni sottratti è così elevato da richiedere l’adozione di meccanismi di sicurezza come il riconoscimento facciale. L’addetto alla sicurezza ha anche riconosciuto che molte persone sono costrette a rubare a causa delle difficoltà economiche.

È importante sottolineare che nel Regno Unito sono in uso molti sistemi di riconoscimento facciale e le autorità di regolamentazione ne approvano l’utilizzo. Ad esempio, la polizia di Londra e Cardiff sta sperimentando questo sistema per identificare i criminali per strada. Tuttavia, l’uso di questi sistemi nei negozi ha sollevato delle critiche, poiché è stato ritenuto una soluzione sproporzionata rispetto all’entità dei reati commessi.

Non è ancora chiaro se e come sia possibile sapere se qualcuno viene incluso nei database degli individui segnalati come taccheggiatori o se sia possibile contestare la presenza di una persona in questi archivi. Tuttavia, l’anno scorso, a seguito di un’azione legale intrapresa da Big Brother Watch, un’organizzazione per la difesa delle libertà civili, il sistema è stato definito “estremamente orwelliano”. L’organizzazione ha sottolineato come Facewatch stia normalizzando controlli di sicurezza simili a quelli negli aeroporti, ma solo per acquistare un litro di latte.

Il fondatore dell’azienda che ha sviluppato Facewatch afferma che il sistema è in grado di identificare i volti in pochi secondi, confrontarli con quelli presenti in un database e inviare una segnalazione. Tuttavia, ammette che gli errori sono rari ma possono comunque accadere. In caso di errori, l’azienda si scusa, cancella i dati per evitare che il problema si ripeta e offre un risarcimento adeguato.

Un sovrintendente del governo responsabile di questioni legate alla biometria e ai sistemi di sorveglianza ha affermato di comprendere le preoccupazioni sollevate, ma ha sottolineato che le tecnologie di riconoscimento facciale possono essere utili in vari contesti in termini di velocità, scalabilità, accuratezza e costi. Secondo lui, l’arrivo e la distribuzione di questi sistemi sono probabilmente inevitabili.

Chi ruba in negozio rischia grosso con il riconoscimento facciale in UK

Il New York Times riporta l’utilizzo di sistemi di riconoscimento facciale in alcuni negozi del Regno Unito per individuare i taccheggiatori. Questi negozi utilizzano un software chiamato Facewatch, che è in grado di individuare i taccheggiatori abituali ogni volta che entrano nel negozio. Facewatch viene utilizzato in circa 400 negozi in tutta la Gran Bretagna e si basa su un sistema di riconoscimento facciale sviluppato da Real Networks e Amazon. Il software segnala i taccheggiatori identificati come tali per un anno prima di eliminarli dal sistema. I negozianti possono condividere una lista di “osservati speciali” a cui Facewatch fa riferimento. Quando il software individua un volto nella lista, viene inviata una segnalazione allo smartphone di un dipendente, che può decidere di tenere d’occhio il soggetto sospetto o chiedergli di uscire dal negozio. Secondo un addetto alla sicurezza, il sistema segnala mediamente uno o due nuovi taccheggiatori a settimana nel suo negozio. Alcuni critici considerano l’uso di tali sistemi come sproporzionato rispetto all’entità dei reati commessi, mentre altri esperti ritengono che l’uso di tecnologie di riconoscimento facciale sia inevitabile.