Ratchet and Clank Rift Apart è stato presentato come il titolo di punta di PlayStation 5, utilizzato da Sony per promuovere l’innovativo SSD presente nella console. Secondo il colosso giapponese, questa produzione non avrebbe potuto realizzarsi senza la potenza e la velocità di questo componente.
Tuttavia, nelle scorse settimane è stata annunciata l’imminente versione per PC di Ratchet and Clank Rift Apart, sviluppata da Nixxes. Questo annuncio ha suscitato dubbi tra i videogiocatori che ora si chiedono se l’acclamato SSD sia davvero necessario per far funzionare il gioco al meglio.
A alimentare questi dubbi è intervenuto un post sul blog di Steam, successivamente rimosso, nel quale Sony, Insomniac e Nixxes illustravano i requisiti minimi e consigliati per giocare a Ratchet and Clank Rift Apart su PC. In questo post è stato fatto notare che per coloro che volessero accontentarsi delle prestazioni minime, ovvero una risoluzione di 720p e un framerate di 30fps, sarebbe stato sufficiente un tradizionale hard disk magnetico. Questo sembra mettere in discussione le dichiarazioni fatte nel 2020 sulla necessità di un SSD dalle specifiche precise.
Tuttavia, è Nixxes stesso a spiegare la situazione reale. La versione per PC di Ratchet and Clank Rift Apart è infatti la prima a implementare il DirectStorage 1.2 di Microsoft, una tecnologia in grado di ottimizzare i dati presenti nei dischi rigidi più lenti prima di passarli alla GPU. Inoltre, è stata aggiunta la funzione di streaming adattivo basato sulla misurazione in tempo reale della larghezza di banda hardware disponibile, consentendo di adattare la strategia di streaming delle texture per ottenere la migliore resa possibile su qualsiasi configurazione.
Grazie alla combinazione del DirectStorage 1.2, di un’unità SSD NVMe e della decompressione della GPU, lo streaming delle texture risulta quasi istantaneo quando si giocano con le impostazioni più elevate. È importante sottolineare che DirectStorage 1.2 è stato sviluppato per sfruttare appieno la velocità degli SSD, compresi quelli PCIe e NVMe, ma è compatibile anche con gli SSD SATA e persino con i vecchi dischi rigidi. Ciò significa che Ratchet and Clank Rift Apart su PC può beneficiare di questa tecnologia di caricamento dei dati, indipendentemente dal dispositivo di archiviazione utilizzato, offrendo un’esperienza molto simile a quella su PlayStation 5.
Questo sembra smentire le dichiarazioni di Marcus Smith, direttore creativo di Insomniac, che inizialmente aveva affermato che Ratchet and Clank Rift Apart “non sarebbe stato possibile senza l’unità a stato solido della PlayStation 5”. Ora sembra che, almeno su PC, l’impossibile sia diventato possibile.
Ratchet and Clank Rift Apart, l’impossibile diventa possibile su PC
Il titolo Ratchet and Clank Rift Apart è stato utilizzato da Sony per promuovere l’SSD veloce all’interno della console PlayStation 5. Recentemente è stata annunciata una versione imminente per PC del gioco, che ha fatto dubitare della necessità dell’SSD. Tuttavia, la versione per PC del gioco implementa DirectStorage 1.2 di Microsoft, che permette un buff dei dati nei dischi rigidi più lenti prima di passarli alla GPU per una decompressione rapida delle risorse di gioco. Inoltre, grazie a questa combinazione di DirectStorage 1.2, NVMe SSD e decompressione della GPU, lo streaming delle texture è praticamente immediato con le impostazioni più elevate. DirectStorage 1.2 è compatibile con diverse tipologie di unità di archiviazione, permettendo a Ratchet and Clank Rift Apart su PC di utilizzare la stessa tecnologia per il caricamento dei dati e offrendo un risultato simile alla versione per PlayStation 5. Quello che una volta sembrava impossibile, adesso è possibile su PC.