Proteggi te stesso e la tua famiglia: scopri la nuova normativa sulla reversibilità di rendita INAIL

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La reversibilità della rendita INAIL spetta ai familiari superstiti dei lavoratori deceduti, ma ci sono dei requisiti che devono essere soddisfatti. Innanzitutto, i lavoratori devono aver già percepito l’assegno INAIL o devono essere deceduti a causa di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale. In caso di morte di un lavoratore assicurato a causa di un infortunio occorso durante il lavoro o di una malattia legata al lavoro, è quasi sempre previsto un indennizzo.

L’indennizzo viene erogato sotto forma di prestazione fiscale non imponibile agli eredi diretti del lavoratore. Ciò significa che la reversibilità della rendita INAIL non contribuisce al calcolo del reddito complessivo del beneficiario ai fini dell’IRPEF.

Nel caso delle malattie correlate al lavoro, la tutela previdenziale può riguardare anche i superstiti. Questo è particolarmente comune nei casi di neoplasie o altre patologie causate dall’esposizione lavorativa a materiali cancerogeni o dannosi. La rendita INAIL in questi casi è sempre reversibile e continua a essere erogata anche dopo la morte del beneficiario.

Per richiedere la reversibilità della rendita INAIL, è necessario presentare una domanda al proprio istituto INAIL. La rendita decorre dal giorno successivo alla morte e continua fino alla morte del beneficiario o, nel caso del coniuge, fino al suo nuovo matrimonio. I beneficiari della reversibilità includono il coniuge o il partner superstite, i figli (compresi quelli adottivi o affidati fino ai 18 anni) e gli orfani di entrambi i genitori, di un genitore naturale che li ha riconosciuti, o orfani di genitore divorziato.

È possibile ottenere la reversibilità anche per gli ascendenti, i fratelli, le sorelle o i nonni, a condizione che non siano presenti coniuge e figli come beneficiari. In genere, ciascun beneficiario riceve una percentuale della retribuzione del lavoratore deceduto.

La richiesta di reversibilità della rendita INAIL può essere presentata tramite PEC o direttamente presso lo sportello competente dell’INAIL. La domanda deve essere corredata da tutti i documenti necessari per dimostrare il diritto, come il certificato necroscopico o la scheda ISTAT.

È importante notare che la somma delle rendite spettanti ai superstiti non può superare il 100% della retribuzione presa come base di calcolo della rendita stessa. A partire dal 1° gennaio 2014, la percentuale della rendita è determinata in base al massimo salario convenzionale del settore in cui il defunto era occupato, come indicato nella Circolare INAIL 4/2014.

Reversibilità rendita INAIL: tutti i lavoratori e le famiglie devono conoscere la normativa aggiornata

Il testo parla della reversibilità della rendita INAIL e di come richiedere l’indennizzo per i familiari dei lavoratori deceduti. Gli eredi diretti dei lavoratori che hanno già ricevuto un assegno INAIL o che sono morti a causa di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale hanno diritto a un indennizzo. Questo indennizzo viene erogato sotto forma di prestazione fiscale non imponibile e non contribuisce alla formazione del reddito complessivo del beneficiario ai fini dell’IRPEF. La tutela previdenziale riguarda anche i superstiti nel caso di malattie legate al lavoro, come le neoplasie causate dall’esposizione a materiali cancerogeni. La reversibilità della rendita INAIL viene erogata al coniuge o alla parte dell’unione civile superstite, ai figli, agli orfani di entrambi i genitori o di un genitore divorziato. Anche gli ascendenti, i fratelli, le sorelle o i nonni possono ottenere la reversibilità se non sono presenti coniuge e figli. La rendita ai superstiti viene erogata su domanda del superstite, che deve presentare una richiesta tramite PEC o recarsi direttamente allo sportello dell’INAIL. La domanda deve essere accompagnata da documenti che provano il diritto, come il certificato necroscopico o la scheda ISTAT. La somma delle rendite spettanti ai superstiti non può superare il 100% della retribuzione presa a base di calcolo della rendita stessa. La percentuale della rendita è determinata in base al massimo salario convenzionale del settore in cui il defunto era occupato.